san_gabriele.jpgIl nome deriva dall'ebraico e significa: "La forza di El", "El è forte", o anche "l'uomo forte di El". È uno dei due angeli menzionati nella Bibbia. È il primo ad apparire nel Libro di Daniele della Bibbia. Era anche rappresentato come "la mano sinistra di Dio". Ha annunciato la nascita di Giovanni Battista e di Gesù, e per i musulmani è stato il tramite attraverso cui Dio rivelò il Corano a Maometto.

Nella tradizione biblica è a volte rappresentato come l'angelo della morte, uno dei Messaggeri di Dio: anche come angelo del fuoco. Il Talmud lo descrive come l'unico angelo che può parlare siriaco e caldeo. Nell'Islam, Gabriele è uno dei capi Messaggeri di Dio.

Nella tradizione cristiana è conosciuto come uno degli arcangeli, anche se questo non trova riscontro nella Bibbia, dove si parla sempre di un solo arcangelo (angelo capo) al singolare e mai al plurale e, comunque, non riferito mai a Gabriele bensì a Michele. I riferimenti a Gabriele sono sempre e soltanto in qualità di 'angelo' ossia messaggero.

Nell'Antico Testamento Gabriele interpreta la visione profetica del capro e del montone (Daniele 8:15-26) e spiega la predizione delle settanta settimane di anni (490 anni) dell'esilio da Gerusalemme (Daniele 9:21-27); nel Nuovo Testamento annuncia a Zaccaria la nascita del figlio Giovanni Battistae a Maria di Nazareth la nascita di Gesù Cristo (Luca 1:11-20).
La statua, che è venerata nella Cattedrale di Vieste, è di recente fattura. Voluta dal Parroco don Gioacchino Strizzi per completare la figura dell’Annunziata (Santa Maria di Merino), mentre riceve l’annuncio che sarebbe diventata la Madre di Gesù. “Sia fatto di me secondo la Sua volontà”.

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