search.jpgAd-tendere è orientare mente e cuore al Signore che viene per risvegliare il sogno di Dio e le energie interiori assopite. Se non è atteso, Dio non può venire e, se arriva senza essere atteso, è come se non fosse venuto. La celebrazione del nuovo anno liturgico deve sollecitare alla vigilanza, invitare ad un nuovo inizio, a riempire il cuore di speranza per il Signore che viene.

-         L’ Avvento non è tempo di penitenza  ma di essenzialità: chi attende non si distrae, non si “diverte”, cioè, non cerca di spostare l’attenzione verso altri progetti se non quello di appianare la strada allo sposo che sta per venire.

-         I tempi forti dell’anno liturgico vengono quasi sempre sottolineati con segni, parole, gesti... Il colore viola dei paramenti per questo indica il vuoto verso chi c’è ma deve ancora venire. Iniziamo un nuovo Anno liturgico con l’invito  a rimetterci in cammino con un atteggiamento di sobrietà e di vigilanza..

In questo giorno  la Chiesa celebra il suo “capodanno” .Soffermiamoci davanti alle candele della corona dell’avvento per l’imminente nascita di Gesù. Questo segno, richiamandoci la progressiva vittoria della luce sulle tenebre, ci invita a camminare incontro al Cristo, vera luce che viene a vincere le tenebre del male e della morte

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