Archeologia02.jpgCi siamo già occupati, attraverso questa pagina, dell’importanza storica ed archeologica degli scavi di Merinum, che circondano e racchiudono la ben più importante chiesa rupestre di Santa Maria di Merino. E abbiamo sottolineato con forza che detti scavi meriterebbero un più approfondito studio e messa in evidenza, attraverso interventi di bonifica e di particolare illuminazione. Speravamo, credevamo…o forse ci illudevamo in un intervento drastico, che non ancora e’ avvenuto. A poche centinaia di metri però si erge (ma è più giusto parlare al passato ) una seconda villa romana, quella di Fioravanti, che negli anni 70-80 ha fatto tanto parlare di sé per l’importanza strategica (posta più in alto della più visibile villa di Merino e di accesso non troppo facile). L’importanza viene ampliata dal  contenuto dei reperti ritrovati,sul cui sito pero’ è passato il tempo del disinteresse, che ha finito per risotterrare (o forse distruggere) parte della storia a noi tanto cara. Per quanto riguarda i reperti di Fioravanti, studi appropriati, da parte degli esperti intervenuti nel 1987, hanno reso possibile la disposizione  di una vasta gamma di ceramiche, la maggior parte delle quali cronologicamente sono comprese fra la seconda metà del I sec. a.C. ed il II d.C. I reperti, scarsi quantitativamente perchè  limitati all’indagine di pochi ambienti, sono stati raccolti in una piccola parte di quello che il sito ancora conserva. Il totale dei reperti è pari a 240 frammenti .Fra le ceramiche fini da mensa vi è la  presenza di ceramica a pareti sottili. Risulta, invece, preponderante la presenza del piatto diffuso dall’età augustea .Considerevoli sono le attestazioni dei contenitori da trasporto, come le anfore vinarie collocabili non prima della metà del I secolo a.C e delle anfore olearie Brindisine, databili dalla fine del II secolo a.C. Quasi irrilevante è la presenza di lucerne, che conosce nell’età augustea il momento di massima produzione e diffusione. Infine alquanto esigue sono le attestazioni del materiale vitreo.(fonte:archivio dell'Università della ricerca di Foggia).

Del sopralluogo effettuato dagli esperti si sono completamente perse le tracce. Oggi esiste solo una dettagliata e lunga relazione, troppo  poco per aver il peso necessario ad imporci nella storia che conta.

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