Lo abbiamo già ascoltato nella gremita ma fredda piazza Giovanni XXIII di Manfredonia: ”La nostra Cattedrale è piccola, ma non ha nessuna importanza. La prima cattedrale di Pietro è stata una barca e voi di barche ne sapete piu’ di me.  Io penso che in questo momento i vostri occhi sono puntati verso di me, come i miei occhi sono puntati verso di voi. Ma questo è sbagliato, perché i nostri occhi debbono essere puntati tutti verso verso Gesu”. Quello che il Vescovo ha detto a Manfredonia, lo ha voluto ripetere anche ai viestani, che hanno accolto il nuovo Pastore in una fantasmagorica gamma di colori, di musiche, di applausi per accompagnarlo per la prima volta nella antica cattedrale di Vieste, anche essa piccola, ma probabilmente più capiente della cattedrale sipontina. Padre Franco non ha voluto lesinare a nessuno il saluto personale, gli abbracci e qualche parola buona, alla presenza della anziana mamma, che ha voluto essere presente tra i banchi della cattedrale viestana per celebrare insieme a noi  l’inizio della missione pastorale del proprio figlio Franco tra la gioia di un numeroso popolo, il suono delle campane e le armonie della banda cittadina. Con la consegna del pastorale avvenuta  nella cattedrale sipontina, il neo Arcivescovo ha preso solennemente possesso della cattedra della nostra  Diocesi.,Ma nella nostra città, il vescovo ha rinsaldato ancora  di più l’amicizia e la guida  spirituale verso la nostra popolazione. “Siete i fortunati possessori e custodi di una natura spettacolare”, ha detto monsignor Arcivescovo. Sono arrivato a Vieste con alcuni minuti di anticipo e ho voluto fare una passeggiata sulla spiaggia che divide Vieste e il Ponte, ha detto l’Arcivescovo. Il vostro è un mare meraviglioso e le vostre spiagge sono state rese ancora più famose dal Festival di San Remo “, un  evidente riferimento alla canzone di Max Gazzè’. "Sappiate amare quello che Dio vi ha donato". E’ stata l’esortazione del Vescovo. Nella cattedrale di Vieste il suo primo saluto è stato al Santissimo Sacramento, per poi rivolgersi alla Madonna di Merino, davanti alla quale ha sostato e ha pregato. L’omaggio  alla celeste Patrona di questo lembo di terra che  si stende nell’azzurro mare adriatico è stato sicuramente il suo abbraccio verso tutti. Il Vescovo, con il suo sguardo attento verso il nostro simulacro, sicuramente avrà chiesto la protezione della Madonna per questa "terza parte della sua vita", come ebbe a dire il giorno dell’ordinazione episcopale. Guardando attentamente la Madonna ne ha  decantato la bellezza e il suo voler dire "Si" a Dio per un impegno che non sarà sempre facile.Ma il popolo di Vieste e quello del Gargano è buono e generoso.La nostra sarà sempre una presenza attenta verso un Padre che già da oggi si è reso disponibile ad essere amato.

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