Immagine correlataUn anno fa arrivava una notizia che non avremmo mai voluto ricevere, seppure fosse nell’aria già da tempo. Monsignor Michele Castoro, nostro arcivescovo, nella notte tra il 4 e il 5 maggio aveva chiuso gli occhi per sempre.

Eravamo nel cuore della novena in preparazione alla festa di Santa Maria di Merino, e proprio in coincidenza dell’inizio  sarebbero stati celebrati i solenni funerali nella Chiesa di San Pio da Pietrelcina, come lo stesso Arcivescovo aveva chiesto e desiderato.

Una notizia che ci lasciava di sconcerto per il lutto in cui la nostra Chiesa Diocesana era caduta, ma che altrettanto ci turbava perché non sapevamo come fare per la festa imminente e, come accade spesso in queste occasioni, ogni decisione poteva essere quella sbagliata. Ci consigliammo con gli stessi sacerdoti del Capitolo Cattedrale e il suggerimento unanime fu quello di cominciare la festa alcune ore dopo, ovvero appena conclusa la cerimonia funebre. La festa cominciò in sottotono e lo stesso programma venne variato, seppur ci mortificava l’idea che la cosa migliore sarebbe stata quella di iniziare la festa al mattino successivo.

Abbiamo avvertito la mancanza della nostra guida nonostante la presenza di Monsignor Domenico D’Ambrosio ci era di conforto. Una mancanza durata per molti mesi e sostituita nelle poche occasioni da Monsignor Luigi Renna, Vescovo di Cerignola ed Ascoli Satriano.

Oggi la nostra Chiesa Garganica vanta la presenza di un Vescovo che si è fatto voler bene dal primo giorno di insediamento, Padre Franco Moscone. Della nostra festa gli è stato già abbondantemente descritto. Certamente avrà ancora da meravigliarsi fra qualche giorno,quando potrà toccare con le proprie mani e i propri occhi la devozione dei viestani e la bellezza di Santa Maria che ci protegge, ora che fra le schiere dei beati sicuramente è accanto anche monsignor Michele Castoro.

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