Don Antonio per la Chiesa Universale non è ancora ufficialmente santo, ma il viestano lo riconosce tale già dal giorno stesso della sua morte o forse ancora prima. Un tracciato reale della sua santità, quando egli era presente nella sua parrocchia o nella vita quotidiana o ancora nella sua famiglia, è stato presentato dall’Associazione Angeli H di Vieste con l’ausilio di "Nicola e la compagnia della solidarietà".Una bella manifestazione inclusa  nelle serate dedicate alla Madonna di Merino durante la XXV edizione della “festa a Maria”.

Don Antonio fu un sacerdote animato da grandi ideali sacerdotali che aveva necessità di portare a termine in breve tempo, forse perché sapeva che il tempo per lui disponibile non era molto. Dunque bisognava fare tutto in fretta. Don Antonio è stato il frutto visibile di una grazia abbondante che ha interessato Vieste nel periodo immediatamente successivo all’ultima guerra mondiale, quando la povertà e le malattie erano molto frequenti. La forza di don Antonio scaturiva dall’amore verso Gesu’, come risalta spesso dai suoi scritti, e lo pregava continuamente. Per questo Don Antonio  riusciva a "far scendere Gesu sulla terra ogni giorno”, come i ragazzi diversamente abili hanno recitato e cantato durante la rappresentazione. Infatti la preghiera raggiunge sempre il cuore di Gesu’, soprattutto se ad intercedere per gli uomini vi è la presenza materna della Madonna.

IMG_20190505_221042.jpgDon Antonio aveva “due mamme”, quella del cielo ( la Madonna) e quella terrena , la signora Minichina che, nella sua tenerezza e povertà riusciva sempre a camuffare le “marachelle” portate a termine da Don Antonio a beneficio dei poveri.IMG_20190505_220050.jpg

Grazie all’amore verso i poveri,verso i bambini e verso gli ammalati, la fede dei viestani è rimasta sana, e forse rafforzata dagli eventi bellici, politici e sociali della prima metà del secolo scorso. La stessa famiglia di don Antonio pur avendo già problemi economici, viveva nella fede genuina e nel timore di Dio. Ma sapevano che ogni giorno avrebbero comunque avuto la possibilità di poter mangiare ugualmente un tozzo di pane, lo stesso che Don Antonio nascondeva nelle sue tasche per poterlo regalare a chi non avrebbe potuto mangiare.

Don Antonio è santo, Don Antonio è santo, Don Antonio è santo. Lo hanno ripetuto tutti all'unisono, in un coro che è sicuramente salito al cielo per incontrare il nostro più illustre concittadino.

 

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