IMG_20190810_222830.jpgSe fosse stata una scommessa si potrebbe dire che sia stata sicuramente vinta. La lungimiranza del parroco di Gesu’ Buon Pastore, nuovo ma vecchio rettore della Chiesa di San Lorenzo, e del consiglio Pastorale, è andata oltre le attese. La notte di San Lorenzo è cominciata con la fiaccolata sulla spiaggia con tanti pellegrini che viaggiavano a ritroso rispetto alla fiaccolata della notte di Santa Maria di Merino, ma il paragone qui è superfluo. Tutti, con canto gioioso, hanno salito la collina di San Lorenzo per lodare Dio per la bella serata calda e ricca di stelle, dalla cui sommità si godeva di un panorama estremo di una Vieste ricchissima di luci che si posavano sul mare calmo, riflettendo la sua bellezza come non mai. La celebrazione della Santa Messa all’aperto davanti all’antica chiesa omonima (insufficiente a contenere il gran numero dei fedeli) è stata suggestiva e ricca di canti per lo più dedicati a Santa Maria di Merino, il cui riecheggiare riempiva la baia di san Lorenzo in un contrasto delicato con le varie discoteche che sono nei vari lidi e centri turistici.

Si è consumata cosi la grande serata che molti aspettavano con ansia in ricordo di quello che nei secoli era già la festa di San Lorenzo, e ripristinando una devozione particolare ripresa quasi dieci anni fa ma interrotta bruscamente. San Lorenzo e Santa Maria di Merino, cui la chiesa è particolarmente dedicata, hanno rivisto una devozione popolare in un modo inconsueto per la memoria dei viestani. IMG_20190810_230856.jpgGrazie questo in particolar modo al gruppo dei pellegrini di Santa Maria e all’Arcivescovo Franco Moscone che ha capito le necessità e il particolare attaccamento alle tradizioni e alla fede della nostra gente. Ma la chiesa di San Lorenzo, come ha ben sottolineato Franco Ruggieri, attivista di Italia Nostra e del WWF, non è solo antico romitaggio di cui si è alla ricerca di una storia interessante depositata in antichi manoscritti. Essa è anche passaggio di forme viventi preistoriche, di cui le impronte sono ben visibili sul lato sinistro della chiesa in una piccola spianata e di cui studiosi naturalisti stanno facendo accurate indagini …ma tutto ciò sarà svelato in un prossimo incontro che potrebbe essere anche molto vicino.

La serata si è conclusa ammirando le stelle ed ascoltando i canti garganici magistralmente eseguiti dal gruppo “pizzeche e muzzeche" di Vieste che hanno terminato la loro esibizione in un contesto già pienamente di festa ferragostana o, se vogliamo, della “Madonna d mizz d’agust”,

Auguri dunque a tutti i villeggianti ed auguri ai Viestani. Il periodo di ferie sia l'inizio di interessanti scoperte di cio' che Vieste possiede, ma per troppo tempo rimaste nascoste.IMG_20190810_231848.jpg

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