Chi ha composto la preghiera dell’Ave Maria?

Fra tutte le preghiere che conosciamo a memoria, IMG-20171018-WA0000.jpgl’Ave Maria è sicuramente la più dolce e la più recitata.

Già dalla tenera infanzia i bambini, aiutati dalle loro mamme , la recitano con la naturalezza di chi vede e sente la mano della Mamma Celeste poggiarsi sul proprio capo nel ritrovare la tranquillità che soprattutto le ombre della notte dissipano. Ed è con la preghiera dell’Ave Maria che il moribondo viene accompagnato verso l’ultimo respiro.

La prima parte di questa antica preghiera riprende due versetti evangelici, uno tratto dal brano dell’Annunciazione (Lc 1,28 «Rallegrati, piena di grazia: il Signore è con te») e l’altro dall’episodio della Visitazione (Lc 1,42 «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo»).

Per molti secoli la preghiera dell’Ave Maria si fermava con la prima parte della sua versione attuale, riprendendo le parole della Sacra Scrittura. Nel XV secolo sono state aggiunte - ai due versetti evangelici - il nome di Gesù, la seconda parte della preghiera e l’Amen finale.

E’ Difficile poter risalire a chi ha composto le parole «Santa Maria, Madre di Dio…» perché, con la diffusione degli ordini religiosi mendicanti e predicatori, la preghiera dell’Ave Maria si diffuse in tutto il mondo dando origine anche a formule con sfumature letterarie diverse. Tutte sono espressioni care alla vita di fede e di preghiera di ogni cristiano. La definizione ufficiale dell’«Ave Maria», come la recitiamo oggi, la troviamo nel Breviario romano promulgato da San Pio V nel 1568. Da ciò si può affermare che questa preghiera ci viene affidata dalla Sacra Scrittura (dal brano dell’Annunciazione e della Visitazione), dalla tradizione della Chiesa e dal Magistero del Papa.

Una versione poetica dell’Ave Maria, tra le più belle e più musicate, la troviamo anche nella Divina Commedia. Il canto conclusivo del Paradiso si apre sulle parole di san Bernardo di Chiaravalle (1109-1153). A lui è affidato il compito di supplicare la Vergine perchè Dante, al termine del suo viaggio nell’oltretomba, possa finalmente vedere Dio. Bernardo si rivolge alla Madonna con una preghiera che ricalca il tradizionale schema dell’Ave Maria: nella prima parte (vv. 1-21) si svolge la lode della Vergine; nella seconda (vv. 22-39) è contenuta la preghiera vera e propria. Il poeta arricchisce il modello ispirandosi all’innografia mariana in latino e, al tempo stesso, lo adatta ad esprimere la propria visione della realtà. Per comodità di spazio riportiamo solo i primi versi citati dal Sommo Poeta Dante Alighieri, ma il lettore può ricercare tutti i versi attraverso internet. Quello che il poeta scrive non è solo poesia, ma espressione pura di chi nella preghiera alla Vergine chiede l’avverarsi di tutti i desideri.

«Vergine Madre, figlia del tuo figlio1,
umile e alta più che creatura2,
termine fisso d’etterno consiglio3,

tu se’ colei che l’umana natura
nobilitasti sì, che ’l suo fattore
non disdegnò di farsi sua fattura4

Nel ventre tuo si raccese l’amore,
per lo cui caldo ne l’etterna pace
così è germinato questo fiore
5.

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