Risultati immagini per foto di santa maria di merino viesteQualche tempo fa ( eravamo sul finire gli anni 'ottanta), e per alcuni novenari,quando per alcuni motivi non venne assicurata la  guardiania notturna dei vigilantes alla statua della Madonna di Merino, una folta schiera di volontari offri’ “una notte” per fare la guardia alla Madonna. Non ci volle molto per stabilire i turni, anzi i volontari furono in un numero cosi esagerato che per ogni notte vi furono almeno una decina di persone a vegliare perché non accadesse nulla di particolare, soprattutto intrusioni di persone scapestrate  o malintenzionate.

I turni di guardiania si ripetettero per tutti i nove giorni della novena, programmati sia nella chiesa parrocchiale di San Giuseppe Operaio, quando la basilica cattedrale era chiusa per restauri, che nella Cattedrale stessa.

Era  diventato quasi un obbligo per tutti noi membri del Comitato che, d’intesa, organizzammo dei turni per coordinare le veglie. Ma ci diedero una grossa mano soprattutto i giovani che, si sa, in queste cose più che dormire preferiscono essere svegli. Sicuramente dormire in chiesa era davvero scomodo e, se  impegnati a fare la guardiania, dovevamo stare molto lontani dalla tentazione di chiudere gli occhi per sprofondare nel sonno. E cosi, mentre qualcuno approfittava per provare solo l’ebbrezza di essere sveglio per stare una notte fuori di casa, c’era chi ai piedi della Madonna, forse per sciogliere un voto, pregava tutta la notte.Questo accadeva dalla mezzanotte, quando venivano chiuse le porte della chiesa, fino alle ore 6,00, quando le stesse si schiudevano per dare la possibilità ai fedeli di potervi accedere e partecipare alle diverse funzioni liturgiche. C’erano infine altre persone che,con la “guida” della cattedrale in mano, coglievano l’occasione propizia per "ripassare" "de visu" tutta la storia artistica del vetusto tempio..

Ore ben trascorse, non vi è dubbio. Ma anche momenti concitati dalla preoccupazione perché potesse accadere qualcosa di particolare, e probabilmente non sapere neanche cosa fare.

La Madonna però “ci mise sempre le mani” e tutte le sere delle tante occasioni di guardiania notturna, furono tranquille. Una manifestazione un po’ particolare di fede, che ci aiutò a riflettere quanto sia possibile portare a termine qualsiasi impresa quando esiste la volontà di realizzare qualcosa di positivo a beneficio del nostro paese, della nostra festa patronale e della propria esperienza.Avete un aneddoto o una esperienza che ci riconduca alla nostra festa?Raccontatecela. La pubblicheremo volentieri!

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