Addentrandoci nell’arte e nella storia dell'antica cattedrale viestana, non può non essere notata l’interessante monofora posta al centro della parete sinistra della chiesa. Appare doppiamente strombata, con una triplice serie di cornici diverse, finemente decorate a motivi vegetali ( forse foglie d’acero che nella cultura cristiana simboleggiano la forza di contrastare le avversità con la fede e la virtù.) la monofora termina con arco a tutto sesto. Venne scoperta durante i primi lavori di restauro del 1976.La monofora è un tipo di finestra sormontata da un arco con una sola apertura, solitamente stretta. Ha senso parlare di monofora solo in contrapposizione alle bifore o ad altre aperture simili, o comunque solo nel periodo di diffusione di tali forme architettoniche, quindi dal periodo romanico al gotico, dall'epoca rinascimentale, fino al periodo eclettico dell'Ottocento.

Risultati immagini per FOTO MONOFORA CATTEDRALE DI VIESTETutto ciò che vediamo nella Cattedrale di Vieste, va visto con occhio particolare che deve necessariamente rifarsi al periodo romanico in cui il tempio è stato costruito. Oggi molte opere, pur se interessanti, appaiono fortemente danneggiate. Lo sono soprattutto i capitelli delle colonne che hanno subito drastici danni dovuti sicuramente al tempo, e probabilmente all’incuria o alla necessità di dover inglobare le colonne in pilastri per motivi di staticità, i cui lavori però li hanno compromessi per sempre. Sarà stato per un caso fortuito se la monofora,un capolavoro in assoluto di questa chiesa antica, e in parte sfortunata, di cui probabilmente nessuno era a conoscenza fino all’inizio dei lavori di restauro avvenuti nel 1976, è rimasta al proprio posto. Ora, riscoperta, decanta tutta la bellezza che la chiesa un tempo doveva avere. La Cattedrale di Santa Maria Assunta nella cittadina garganica, di stile romanico, può assurgersi tra le chiese più antiche e più belle della Puglia nonostante le tristi vicissitudini subite. I terremoti e le varie incursioni hanno fatto perdere gran parte della bellezza della facciata principale che oggi si presenta molto povera, ma riteniamo che un portale in bronzo o in legno intarsiato la valorizzerebbe maggiormente.Se il terremoto fece la sua parte, la povertà e l’ignoranza della gente dei secoli trascorsi ha fatto probabilmente il resto. Si racconta infatti che, in seguito al crollo ,si pensò di ripristinare la facciata in un modo molto sobrio e veloce ma molti fregi furono trafugati. In alcune vie del centro storico di Vieste, posando gli occhi su alcune facciate di case private, non è difficile notarne qualcuno che potrebbe provenire proprio dalla facciata della cattedrale.

Perfettamente conservata e ricca invece è la facciata di sinistra. Il visitatore che accede da questa parte, non fa fatica a notare, oltre alla monofora, due protome zoomorfe. Quella a destra è molto corrosa dalle piogge e dal vento, invece l’altra è in buono stato di conservazione, grazie al fatto di essere stata incuneata nel muro della cappella del Rosario. Entrambi sono simmetriche e realizzate a tutto tondo; rivolgono il capo verso chi entra, stringendo tra le zampe un rotolo. A destra è evidente un accesso secondario che col tempo è stato murato per motivi di sicurezza statica, ma che con opportuni accorgimenti potrebbe essere riaperta per consentire un migliore deflusso della gente durante i particolari periodi dell'anno.

Dopo aver compiuto questo ultimo passo, subito dopo aver salito l’interessante scalinata che si affaccia sulla sottostante piazzetta, si ha subito l’impressione di fare un bagno di spiritualità. E’ sicuramente il segreto messaggio inviato dalla lettura di un brano del Vangelo: vieni in disparte e riposati un po!

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