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Un evento che probabilmente sarà già accaduto in passato. Pur tuttavia un evento che si realizza solo raramente. Questa volta ad “infrangere le regole”, si fa per dire, è stato il nostro Arcivescovo, padre Franco Moscone,che in occasione di un breve soggiorno a Vieste in episcopio,durato qualche giorno e programmato per motivi pastorali, ha inteso di celebrare la Messa quotidiana non sull’altare principale, ma sull’altare della “cappella del popolo”, ovvero della cappella dedicata a Santa Maria di Merino. Un gesto inconsueto, ma anche un gesto di implorazione alla Madonna di Merino perché faccia passare questo tempo incerto dovuto alla pandemia in atto.

Così, don Gioacchino Strizzi, parroco della cattedrale viestana, probabilmente preso alla sprovvista, si è affrettato a soddisfare la richiesta del nostro Pastore, organizzando la celebrazione eucaristica sull’antico e prestigioso altare, ai piedi della statua della Vergine di Merino. Sicuramente,in ossequio alle disposizioni anti covid e per evitare assembramenti, non si è voluto divulgare la notizia e infatti la celebrazione è avvenuta alle otto del mattino. Solo alcuni fedeli, assidui frequentatori della cattedrale in quell’ora, hanno goduto del privilegio di pregare assieme all’Arcivescovo in uno modo che entrerà nella piccola storia della cattedrale ma che, ancora una volta, ha mostrato il filiale legame alla nostra celeste Patrona da parte del nostro Pastore.

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