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Una cerimonia solenne ma nel contempo semplice per una cattedrale che era affollata come lo è stata nelle giornate del novenario dedicate a Santa Maria di Merino. I canti finali della celebrazione liturgica, nella pura espressione dialettale, hanno in parte riportato a quei giorni di festa dedicati a Santa Maria di Merino. Una festa modificata a causa del covid e a causa della grande impalcatura che occupa gran parte della chiesa. Ma la gente non ha voluto mancare all'appuntamento del 31 maggio che ha chiuso tutte le celebrazioni mariane , giornata che ricorda la visita che Maria Vergine fece alla sua parente Elisabetta dopo avere ricevuto l'annuncio che sarebbe diventata madre di Gesu'.

Particolarmente toccante la piccola cerimonia che si è tenuta alla fine della Celebrazione Eucaristica. Don Gioacchino ha voluto che fosse il nostro cerimoniere  Gaetano Laprocina ad aprire la piccola processione che dal presbiterio si è mossa verso la cappella di Santa Maria di Merino per portare una pianta di azalee bianche ai piedi della Madonna, deposta anche in memoria di Natalizia Corvino che, come tanti ricorderanno, nel mese di dicembre del 2020 ha perso la vita perchè colpita dal Covid. Laprocina, nonostante il proprio dolore, non ha fatto mai mancare la propria disponibilità a coordinare i volontari della protezione civile da subito, distinguendosi  in modo particolare in occasione della novena alla Madonna.

La preghiera a Santa Maria di Merino, abitualmente recitata durante le novene, e alcuni canti  popolari, hanno  posto il fine al mese mariano del 2021,  povero di feste ma ricco di preoccupazioni, che tutti si augurano di poter chiudere  definitivamente nel libro dei tristi ricordi.

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