CON L’OTTAVARIO, CONCLUSE LE CELEBRAZIONI IN ONORE DI SANTA MARIA DI MERINO
Mentre il sole faceva capolino tra le colline che si affacciano sul mare della baia di San Lorenzo, la campana dell’omonima chiesetta chiamava a raccolta i devoti di santa Maria di Merino per la celebrazione della Santa Messa che, dall’alba dei tempi, è stata sempre celebrata nella ricorrenza dell’ottavario, ovvero otto giorni dopo la grande festa del nove maggio che ci ha visti coinvolti tutti insieme per onorare la nostra mamma celeste. E nessuna mamma, ha detto Don Tonino, rettore della chiesetta, desidera che i propri figli siano disuniti o, peggio, si dichiarino guerra tra di loro. Non importa di quale nazione appartengano. Siamo pellegrini e siamo figli tuoi, recita un nostro canto popolare che abbiamo cantato a squarciagola nei giorni passati, e i figli della Madonna non sono solo quelli di Vieste, ma sono le intere nazioni, l’intera umanità che è sparsa sull’intero globo terrestre. E’ Necessario dunque dire basta alle violenze, basta agli odi, ma che le popolazioni siano unite tutti insieme, che siano concordi, cioè con un unico cuore che pulsa l’amore vero: quello della Madonna.
Un altrettanto canto antico, al momento del congedo, ha echeggiato nella vallata di San Lorenzo: statte bbona Madonna mia. Ora è tempo di andare per mettere in atto tutto quello che abbiamo ricevuto, ora che arriva l’estate e che arriveranno i nostri ospiti per godere anche loro delle bellezze che Vieste sa offrire da sempre.