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Celebrato il pontificale per la festa di San Giorgio in una chiesa che,anche per la coincidenza della messa vespertina del sabato, è stata straripante di persone. Certo, ha detto il Vescovo, accogliere tutta la cittadinanza è impossibile, ma stasera ci sono le rappresentanze di ogni angolo della città di Vieste, a cominciare dal clero, dall’Amministrazione Comunale, dal Comitato , dalle varie Congreghe e dal nutrito gruppo dei cantori che, ha detto ancora l’arcivescovo, con le loro voci ci stanno facendo esaltare e assaporare la vera Alleluia celeste. Anche questa volta non è mancato il riferimento al Servo di Dio Don Antonio Spalatro che, ci auguriamo, venga presto dichiarato venerabile. Don Antonio, ha detto ancora Padre Franco, voleva essere lui stesso altare del Signore , come si legge nel suo diario. Ovvio riferimento inoltre a San Giorgio, Santo protettore di Vieste e compatrono della Diocesi, che è stato condottiero di Gesu’ Cristo, vero soldato che ha sconfitto l’ombra del peccato raffigurato da un malefico drago che aggrediva gli animi. Vieste, ha detto sorridendo l’Arcivescovo Padre Franco, apre la lunga “tournee” del Vescovo per la fede popolare delle città’ garganiche, assicurando che nei luoghi da dove lui proviene, la fede popolare non è bella come la vostra.Ma ognuno di noi ha il dovere di curarla, di amarla e di esaltarla.

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