CONCLUSA LA PIA PRATICA DEI SABATO DI SANTA MARIA DEL 2023
La chiesa all’aperto del santuario di Merino stamani era piu’ affollata del solito, ed era prevedibile, considerata la bella giornata e perché oggi si sono conclusi i pellegrinaggi che anticipano le novene e la grande festa del 9 maggio.
L’Eucarestia è stata celebrata da Don Stefano MAZZONE, ora parroco a San Giovanni Rotondo che ha sottolineato come tutta la storia dei Viestani sia legata alla Madonna, che noi veneriamo sotto il titolo di Santa Maria di Merino,tanto da averla voluta come protettrice dell’intera comunità. La nostalgia è tanta per i nostri concittadini che in questi giorni non potranno essere a Vieste, e dimenticare la nostra mamma, ha detto Don Stefano, è impossibile perché ognuno di noi ha profonde radici nella devozione verso Santa Maria. Sono sicuro, ha detto ancora don Stefano, che ogni viestano che è giunto alla conclusione della vita invoca la propria mamma biologica e la mamma del Cielo. Ma essere legati alla Madonna non deve essere un semplice fatto di devozione, perchè dobbiamo imitare soprattutto le sue virtu’. Lei non ha mai detto di no al volere di Gesu’, e lo ha sempre indicato al mondo. Il nostro non deve essere un semplice pellegrinaggio per venire qui a piedi o in macchina, ma deve essere un trasporto in sintonia con la Madonna, allo stesso modo come il nove maggio viaggeremo insieme a lei. Ricordiamoci che la Madonna è il tabernacolo di Gesu’. E il tabernacolo non solo custodisce l’ostia vivente, ma lo consegna a tutti e tutti dobbiamo cibarci di questo corpo veramente racchiuso nell’ostia.
Al termine don Stefano ha dato appuntamento al giorno di Santa Maria. Domani inizieranno le novene che sono già un camminare. Noi cammineremo da Vieste a Merino e viceversa. Noi cammineremo per inoltrarci verso la festa terrena e poi quella del cielo.