Alle 11,45, su invito del nostro Arcivescovo Padre Franco Moscone, le campane di tutte le chiese della nostra Arcidiocesi hanno suonato a distesa per unirsi a quelle di Piazza San Pietro e per annunciare il termine del cammino terreno di Papa Benedetto XVI .Lo ricorderemo certamente per la sua semplicità, umiltà e sapienza. Papa Benedetto, dal giorno in cui ha presentato le proprie dimissioni, si è ritirato in vita privata ma mai ha evitato di essere accanto al suo successore nella preghiera. Umile servitore della vigna del Signore, come si presentò al mondo nel giorno della sua elezione al Pontificato. Per tutta la vita è rimasto fedele a quello che doveva essere il suo motto. Umile fino a riconoscere di non essere in grado di poter ancora reggere le sorti della Chiesa che, probabilmente, viveva momenti di angoscia.
Si è conclusa la sua vita proprio nell'ultimo giorno dell'anno. Ci auguriamo che sia un segno che con il nuovo anno possa sorgere un nuovo sole.
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Con la cerimonia di insediamento del nuovo parroco della Chiesa di San Giuseppe Operaio Don Angelo Di Nunzio – che avverrà domenica prossima 2 ottobre -termina il tour de force dell’Arcivescovo per la ridesignazione dei parroci nelle comunità Viestane. Un trasferimento, se vogliamo, "superficiale", in quanto nessuno dei parroci è stato trasferito oltre le mura della nostra città. Un trasferimento comunque all’insegna del Codice di diritto canonico (can. 522 ) che dispone – anche se rimane a discrezione del vescovo – che il parroco non debba rimanere nella stessa parrocchia oltre i nove anni. A dire il vero è la prima volta che ciò accade nella nostra città dove tutti i parroci, per motivi di origine storica o per esigenze locali, non venivano mai trasferiti dalla parrocchia assegnata.
Monsignor Padre Franco, come già ampiamente comunicato, ha inteso nominare parroco della cattedrale Don Michele Ascoli (proveniente da San Giuseppe Operaio) dopo il raggiungimento dei limiti di età di Don Gioacchino Strizzi. Ha nominato parroco del SS. Sacramento Don Tonino Baldi perché conosce molto bene la situazione di detto tempio, ma soprattutto per dare un assetto definitivo alla memoria di Don Antonio Spalatro di cui il processo di beatificazione è ormai verso la conclusione. Don Tonino entrerà ufficialmente domani 1 ottobre.
Rendendosi cosi’ vacante la parrocchia di Gesu’ Buon Pastore , domenica 25 settembre ha fatto il suo ingresso il manfredoniano Don Antonio De Padova, ed è la prima volta che la chiesa viestana si dota di un parroco proveniente da altra città del Gargano.
Rimangono per il momento al “loro posto” don Giuseppe Clemente,che è sulla soglia del raggiungimento dei limiti di età ed attualmente parroco di Santa Croce e don Celestino Iervolino, parroco della Madonna delle Grazie.
Il nostro Arcivescovo Padre Franco, dal letto dell'ospedale, ha voluto salutare tutti assicurando che l'intervento chirurgico al quale è stato sottoposto ieri, è pienamente riuscito. " Sembrava una passeggiata, ha detto ironicamente e bonariamente, ma è stata una scalata un po' difficlle. Ma assicuro tutti che ora si vede un bel panorama che è quello della guarigione".
Non sappiamo esattamente per qual motivo i medici hanno dovuto operare il nostro Presule, ma sicuramente un intervento che era necessario ed al quale il Vescovo si è sottoposto comunicando ufficialmente ai fedeli che per qualche giorno non avrebbe potuto presenziare nessun evento di tipo religioso o sociale.
Ma siamo contenti che tutto si sia risolto positivamente. Al nostro arcivescovo non resta che augurare una pronta e repentina guarigione per poterlo rivedere presto nelle sue attività che lo annoverano tra i tanti amanti della nostra terra garganica.
Un augurio particolare giunga da questa pagina da parte del Presidente e di tutti i membri del nostro Comitato.
Una intensa cerimonia Eucaristica, presieduta dal nostro Arcivescovo Padre Franco,per dire grazie a Dio e per salutare Don Gioacchino Strizzi che, per sopraggiunti limiti di età, ha lasciato il suo incarico come pastore della cattedrale viestana. |
Don Gioacchino, tenace e sagace ma anche esigente, ha costantemente fatto sempre risplendere la figura di Cristo, facendo risplendere anche il vetusto tempio, di cui era parroco, e che tanti visitano e tanti ci invidiano. La sua attenzione, come ha evidenziato la dottoressa Angela Romano in rappresentanza dei parrocchiani, è stata rivolta sempre verso gli ammalati presenti in parrocchia come un tesoro da custodire, perché presenza di Cristo sofferente nella comunità. Fin dall’inizio del ministero ha sempre focalizzato la dimensione morale ed ecclesiale dei genitori, dei fidanzati, dei fanciulli e giovani. Fu sua l’iniziativa di pubblicare il giornalino shalom che si rivolgeva attentamente ai ragazzi e giovani come fu sua l’idea di istituire il gruppo RIG /ragazzi in gamba dedicato ai bambini, o il doposcuola per ragazzi meno abbienti o la mensa per i poveri, come ha sottolineato anche il Sindaco Dottor Giuseppe Nobiletti.Ma ha anche dato ampio spazio alla cultura, ha detto l’Assessora al ramo GraziaMaria Starace e la dismessa chiesa di San Giovanni , diventata auditorium di primo livello ne è la testimonianza. Con le catechesi è stato uno sprone per contemplare il volto misericordioso di Cristo e quello materno della Madonna Santissima di Merino, anche con la festa a Maria organizzata ogni anno per onorare la nostra protettrice dopo il novenario. Lo stile di Don Gioacchino è stato sempre esigente , ma lo ringraziamo per quello che ha saputo insegnare. Con la sua autenticità sacerdotale ha insegnato ad amare anche chi ha offeso o chi ha reso qualche torto insegnando ad avere fiducia nella misericordia divina.La comunità parrocchiale della Cattedrale avverte ora il bisogno di continuare a vivere la propria storia umana, religiosa, civile e sociale già tracciata e improntata alla stessa semplicità, umiltà, spirito di sacrificio, disponibilità, amicizia e schiettezza, con cui è stata caratterizzato durante la reggenza di Don Gioacchino. Don Gioacchino non smette di essere sacerdote, come ha detto lo stesso Arcivescovo, e ci sarà ancora tanto bisogno di essere tra la gente e di saperla ascoltare. Come parrocchia ci sarà ancora un lavoro lungo al quale il nuovo parroco Don Michele Ascoli non potrà e non dovrà sottrarsi,per questo la cittadinanza viestana e i devoti di Santa Maria di Merino confidano nella forza e nel sostegno dello Spirito Santo. Carissimo Don Gioacchino, è vero, avrai ancora tanto da seminare e tanto da raccogliere e i frutti matureranno giorno dopo giorno. Per questo ti diciamo semplicemente auguri e AD MAIORA SEMPER. |