“Scusi, potrebbe darmi alcune notizie su questo personaggio?”. Si esprimeva cosi, con la faccia tendente al faceto, chiunque entrasse nella nostra sede sia per lasciare il proprio obolo, che per chiedere effettive informazioni. “Veramente non sapremmo dire molto. Sicuramente si tratta del Colonnello Cimaglia, che tanti anni fa ha donato questo locale”: Era questa l’unica risposta che riuscivamo a dare.
Sono tanti quelli che,per distrazione o perché, non essendo nativi di Vieste, non conoscono neanche dove sia ubicata la nostra sede. Il nostro è un locale piccolo ma sufficientemente ampio per quello che ci possa servire.Ubicato in fondo alla centralissima piazza Vittorio Emanuele, conosciuta come “mezzo al fosso”. Sia per nostra informazione che per soddisfare la curiosità di chi ce lo ha richiesto tante volte, siamo riusciti a sapere qualcosa in più sul benefattore che ha donato il locale il cui solo utilizzo è per organizzare la festa di Santa Maria.Lo vogliamo proporre anche ai nostri lettori, perché è giusto che si dia memoria di un personaggio illustre, figlio di Vieste.
Entrando nella nostra sede si può notare subito un grosso ed artistico quadro posto sul lato sinistro di chi entra. Qui è riprodotta, probabilmente impressa su tela, l’imponente figura del Colonnello di Fanteria Ignazio Cimaglia,fu Orazio,nato a Vieste il 14 settembre 1864 e morto a Vieste l’8 marzo 1932.
Figura importante tra i nostri concittadini illustri, discendente probabilmente da nobile casato viestano come era la famiglia Cimaglia. Fu comandante del distretto militare di Foggia (Divisione militare del territorio di Bari) durante la prima guerra mondiale.
Tornato a Vieste, forse a fine carriera, volle sdebitarsi come atto votivo verso la Madonna di Merino “donando al Capitolo della Cattedrale viestana il locale posto al di sotto della mia abitazione“. Questo,considerate le minuscole misure in altezza e in grandezza, probabilmente doveva essere un ricovero adibito a stalla. Il Capitolo, pur rimanendo il legittimo proprietario, avrebbe avuto successivamente l’incarico di destinare questo luogo ad esclusivo utilizzo del Comitato Festivita’ di Santa Maria di Merino. A fronte di tale “comodato d’uso”, il Comitato, come riconoscenza perenne, si fa carico di far celebrare ogni anno un congruo numero di Messe in suo suffragio.Ai posteri sarà sempre indicata la munificenza di questo importante servitore della Patria e della nostra cittadina.