Da bambini tutti abbiamo ascoltato ed imparato la leggenda del ritrovamento della statua di Santa Maria sulla spiaggia di Scialmarino nei pressi dell’antica chiesetta dell’Annunziata a Merino ( meglio accreditata dagli studiosi come Marino) e a pochi chilometri da Vieste, un paesello che allora contava si e no qualche migliaio di abitanti. Una storiella che ci ha affascinato,alla quale per tanto tempo abbiamo creduto e prestato attenzione. La storia narra come, dopo il ritrovamento avvenuto ad opera di alcuni contadini di Vieste e di Peschici, che coltivavano i loro campi a pochi passi dal luogo , la statua venne contesa ma che, per evitare litigi ed inutili storie, venne affidata all'””opera” di alcuni buoi che, trainando il carro al quale erano legati, avrebbero certamente seguito la direzione indicata dal desiderio della Madonna. Non ci volle troppo per capire subito che i buoi avrebbero preso, come accadde, la direzione verso Vieste, andandosi a fermare proprio sotto la scalinata che porta all’ingresso della cattedrale viestana. Era il nove maggio di, non sappiamo quale anno, ma era sicuramente la data in cui da sempre la città di Vieste ha dato tributi e grande venerazione verso la Regina del Cielo che poi sarebbe diventata la protettrice della città di Vieste.
Un grande quadro dipinto su tela, memore di una antica famiglia che lo ha custodito per alcuni secoli, ma che oggi un discendente, Giovanni Pellegrino, che lo ha tenuto in serbo nella propria casa, ha voluto donare alla sede del nostro comitato. Giovanni per tanti anni è stato attivo componente del comitato e lo ricorderemo sempre per il suo incedere verso Merino camminando a ritroso per quasi tutto il percorso. Egli, a causa della sua veneranda età, non è piu’ in grado di essere con noi nella raccolta dei fondi per la festa, nè tantomeno puo’ venire a trovarci come ha fatto fino a qualche anno fa, prima che si verificasse la pandemia. Ma Giovanni lo abbiamo nel cuore e lo ringraziamo. Da oggi in poi questo dono ci farà ricordare di lui ogni volta che entreremo nel locale sede del comitato. Ti assicuriamo, caro Giovanni, che questa resterà casa tua ogni volta che sarà tuo desiderio venire in mezzo a noi.