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IL “MESTO” SAN GIORGIO

Abbiamo appena assistito alle esequie del nostro amato Papa Francesco che, come è ben noto, se ne è andato in silenzio come in silenzio è voluto tornare tra il suo popolo il giorno della Pasqua trascorsa da pochi giorni. Nessuno avrebbe mai potuto pensare che quello sarebbe stato il suo ultimo saluto e nessuno avrebbe mai potuto credere che quelle erano  le sue ultime ore di vita…anche se le condizioni di salute da quasi due mesi non erano piu’ ottimali. Quest’anno la festa di san Giorgio , che prelude alla nostre feste di Santa Maria, per motivi liturgici ( settimana santa) e per la successiva morte del Papa giustamente non è stata valorizzata come è nelle nostre tradizioni. Ma, seppur sentiamo ancora la mestizia del decesso del Papa, e’ giusto ora fare festa perché il cristiano non puo’ arrendersi davanti alle avversità della morte. Decisione saggia è stata quella di posticiparla di circa una settimana per dare “sfogo” alla mestizia che ha coinvolto tutto il mondo cattolico.

Chi è stato a Roma ha potuto constatare con i propri occhi le esternazioni di fede e di riverenza che sono state attribuite al Papa in quelle lunghissime file. Chi invece è stato accanto al nostro simulacro ha potuto constatare che la vera fede non è quella esteriore delle feste ma è soprattutto quella dell’accettazione dei disegni di Dio.

Buona festa di San Giorgio…ormai pronti a venerare la nostra Vergine di Merino che tra poche ore salirà al suo trono attendendo i suoi figli.