
Probabilmente non esiste nessun motivo storico che spieghi le motivazioni per cui ci siano alcune statue di Santi, venerati a Vieste, che accompagnano la Madonna durante i giorni delle festività del mese di maggio. Sicuramente è solo un motivo devozionale subentrato nei tempi, anche perché, fino al tardo medioevo – o forse ancora piu tardi – la processione terminava nella piazza Vittorio Emanuele II, davanti alla porta di basso.Un tragitto breve, e forse anche scomodo, dovuto alla tortuosità delle strade composte principalmente da saliscendi del centro storico. Dalla porta di basso la processione procedeva poi speditamente verso Merino perchè bisognava rientrare in paese prima che tramontasse il sole, ma solo con la statua di Santa Maria, accompagnata da pochi fedeli e dalla milizia viestana cui spettava il compito di scortare la statua ( e non solo) per evitare assalti da parte di briganti. Poi la città, terminati i nefasti periodi di assalti medievali, si espanse per essere costruito il borgo ottocentesco e tutti i padronali palazzi adiacenti l’attuale corso Fazzini. Da quel periodo di relativo benessere la processione non aveva piu’ motivo di terminare all’uscita del centro storico, ma proseguiva per tutto l’attuale corso Fazzini, ormai zona nuova, sicura e piu’ bella. Forse fu da quegli anni che venne organizzata una processione piu’ ricca e venne introdotta la presenza anche delle statue dei santi venerati a Vieste.Successivamente , per interessamento della “ commissione di Santa Maria”, – ma questo avvenne agli inizi del secolo scorso – venne costruita l’attuale pietra della Madonna che è il cuore mariano della cosiddetta villa comunale. Qui avviene il cambio della cassa, cioè la Madonna lascia la cassa di città, piu’ sontuosa ma anche piu’ pesante, per essere collocata nella cassa di campagna, meno elegante e meno pesante. Da questo momento le statue dei Santi fanno corona al passaggio del Simulacro mariano e vengono trasportate verso la chiesa di Santa Maria di Costantinopoli ( meglio conosciuta come SS. Sacramento) che, fisicamente, è la piu’ vicina al passaggio della processione ed è altrettanto vicina al riformarsi della processione serale. Non sappiamo per certo se qualche volta i santi sono stati traslati anche nella chiesa di Santa Croce. Tranne la rara occasione di alcuni anni fa, dovuta al restauro della piazzetta antistante la chiesa del SS. Sacramento e alla conseguenziale difficoltà di passaggio , non si hanno sufficienti documenti che possano dimostrare se le statue siano state ospitate anche in altre chiese. Pensiamo comunque che la chiesa della Santa Croce abbia potuto ospitarle per occasioni particolari . Il punto di elezione –dopo l’abbandono da parte dei Padri Cappuccini e il passaggio della stessa sotto il governo della Diocesi di Vieste – è stata sicuramente la chiesa di Santa Maria di Costantinopoli, oggi sede della parrocchia del SS. Sacramento,che negli anni è stata il punto di partenza e di arrivo di una città vestita a festa in onore della Mamma del cielo e della nostra città.
