
Il cielo del mattino si presentava minaccioso di pioggia, ma non ha infastidito l’incedere della processione da Vieste fino a raggiungere Merino. Le attenzioni erano dirette sia alla Madonna, che seguiva il suo passo calante e frettoloso allo stesso momento, sia ai primi impatti della gente verso il Papa Leone XIV, nella nascita del suo pontificato. Durante la celebrazione della Santa Messa alla chiesa all’aperto, l’Arcivescovo non ha voluto nascondere, quasi fosse un annuncio a sorpresa,il contenuto del suo messaggio al Papa. “Voglio leggere innanzitutto il messaggio che ho inviato al Santo Padre in occasione della sua elezione – ha detto Padre Franco -e credo di avere sicuramente la vostra approvazione”. Al Papa, il Vescovo ha presentato la gioia per noi garganici per avere avuto in dono il nuovo Papa proprio nel giorno dedicato all’apparizione di San Michele sul Gargano. Ma quel messaggio è stato inviato da Vieste nel giorno dedicato alla solennità della Madonna di Merino. Il nostro Arcivescovo ha dunque voluto estendere un invito particolare al Santo Padre, che è quello di venire sul Gargano. Nel mese di settembre era già prevista una visita da cardinale. Ora potrebbe venire da Papa.Tutti ovviamente augurano che questa richiesta venga accolta.” Il Gargano è terra di storia, di fede e di cultura ed è quanto il Papa potrebbe valorizzare ancora di piu’ con la sua presenza. Poi il vescovo si è “scagliato” contro il disegno del riarmo da parte dell’Europa. “se ciò dovesse accadere – ha detto -significherebbe ritornare alla preistoria, perchè questa non è civiltà”. Una affermazione dura che ha suscitato piu’ volte gli applausi da parte di tutta l’assemblea.
Emozioni frammiste che sono continuate anche durante la processione della sera. Poi l’Arcivescovo, nel suo ritorno in cattedrale, ha ringraziato tutti gli organizzatori della festa affermando di aver ammirato i fuochi artificiali appena esplosi “quello che vogliamo vedere sono solo i fuochi artificiali e non altri tipi di fuochi”: Allusione molto esplicita e collegata alla omelia del mattino.
Oggi è stato il giorno del saluto alla Madonna. Ha concelebrato la Santa Messa don Tonino Baldi che non ha esitato ad incoraggiare i giovani a non mettere al primo posto le occasioni che sembrano belle ma in realtà deviano e portano solo su strade rovinose. E se i giovani hanno bisogno di aiuto , è necessario che gli adulti siano vicini perché se i giovani sbagliano, tante volte lo è anche perchè gli adulti non hanno vigilato e consigliato.Un ringraziamento poi a tutti coloro che si sono adoperati per la buona riuscita della festa . In modo particolare al nostro comitato per i tanti sacrifici che affrontiamo, e per questo ringraziamo Don Tonino e il Vescovo per le attente considerazioni. E’ proprio vero, a volte piu’ che ricevere consigli, un aiuto fisico e contributi economici , veniamo criticati se non raggiungiamo quel fine che accontenti un po’ tutti.

Ora la Madonna è tornata nella sua casa. Molte le persone a salutarla. Tanti torneranno nella città dove operano. Tanti torneranno alle quotidiane abitudini. Tanti , nel letto di sofferenza, aspetteranno l’incontro definitivo con la Mamma che accomuna tutti e che tutti ama.