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CON LA FESTA DEL CORPUS DOMINI TERMINANO LE CELEBRAZIONI POST PASQUALI

La tradizione, o la storia, narra di un prete boemo , in pellegrinaggio verso Roma,che si fermò a celebrare la messa a Bolsena . Al momento dell’Eucarestia, nello spezzare l’ostia consacrata, fu preso dal dubbio sulla effettiva esistenza del corpo di Cristo in quel pezzo di ostia consacrata.

Da quel momento dall’ostia uscirono alcune gocce di sangue che macchiarono il corporale di lino liturgico (attualmente conservato nel Duomo di Orvieto) e alcune pietre dell’altare, tuttora custodite in presso la basilica di Santa Cristina e visibili a tutti.


Un miracolo che in poco tempo varco’ i confini della piccola città lacustre per arrivare al papa Urbano IV che, dopo essersi accertato della veridicità delle notizie e del miracolo,volle istituire  ufficialmente la festa del Corpus Domini, estendendola a tutta la cristianità.

La data della sua celebrazione fu fissata nel giovedì seguente la prima domenica dopo la Pentecoste (60 giorni dopo Pasqua) ma sul finire del secolo scorso si concordo’ di spostarla alla seconda domenica )

Anche Vieste ha reso, come ogni anno, il suo tributo riverente verso l’ostia consacrata, con una solenne Santa Messa celebrata nella cattedrale dall’Arcivescovo Franco Moscone, cui è seguita la processione lungo le strade cittadine.