«L’immagine della Madonna resterà la stessa». Lo garantiva alcuni anni fa la restauratrice della Sovrintendenza ai Beni Culturali ed Artistici di Puglia durante una intervista realizzata dal nostro  Sandro Siena, quando la statua era in restauro presso la Sovrintendenza di Bari.

 "Abbiamo trovato molta cera di candele: le candele non si mettono davanti alle statue. La cera ha procurato qualche danno, tipo bruciatura della pellicola pittorica, si è inserita fra le creste del colore. Danni sono stati causati probabilmente anche dai tarli. Il problema principale purtroppo è quello che non c’è più ovvero il colore che è caduto. Molto colore è venuto via anche forse per… accarezzamento della Madonna. Ho visto che quando la statua è stata portata qui in laboratorio molte persone l’accarezzavano e la baciavano…  riconosco il culto che ci possa essere per un’opera simile, però purtroppo dobbiamo dire che fa dei danni… Abbiamo capito che è molto venerata per cui dobbiamo mantenerla il più possibile come era».

Si, la dobbiamo mantenere il più possibile come era ed il più possibile come è. Nella foto che riportiamo in alto si nota una mano che tocca a sua volta la mano della Madonna. Gesti molto simili durante tutta la giornata del nove maggio scorso ne abbiamo notati tanti, come dire “ passata la festa, gabbato lo santo” o meglio “ dite quel che volete, tanto, farò quel che vorro” e quindi, nonostante le infinite raccomandazioni iniziali di toccare la statua solo alla base, molti si sono dimenticati dei propositi e ora ricominciano a toccare la Madonna nelle parti più esposte e delicate, esattamente come si faceva prima dei restauri. E le raccomandazioni di non toccarla assolutamente? Sembrano siano passate d’un tratto nei meandri dei ricordi. Forse bisognerebbe ricorrere alle decisioni forti con la protezione della statua mediante pannelli di vetro? Una decisione  impopolare che genererebbe tanto malcontento!! Allora sforziamoci di toccare la Madonna solo con il cuore e mai con le mani: Un gesto  per assicurare anche alle generazioni future che abbiamo amato davvero la nostra statua davanti alla quale tanti hanno gioito e tanti hanno pianto.