Con la santa messa celebrata dal vicario episcopale Don Sandro Rocchetti, e la successiva riposizione della statua della Madonna di Merino, si è conclusa solennemente la festa della Assunta in Cielo cui la nostra basilica cattedrale è dedicata.
La Madonna, ha detto Don Sandro, è Madre di Dio e Immacolata, ma soprattutto è una di noi. Il vangelo di ieri, ci ha mostrato Maria in viaggio dopo l’annunzio dell’Angelo che sarebbe diventata la madre di Gesu’. Una pagina proclamata non per parlare della carità di Maria,che va a fare visita alla anziana cugina Elisabetta dopo aver saputo che era incinta, ma che ci mostra un viaggio che è segno del suo camminare nell’avventura umana sulle tracce del Cristo suo Figlio e nei percorsi degli uomini. Maria, proprio come san Rocco, di cui oggi facciamo memoria, attraversa tutte le crisi umane,comprese le malattie. E san Rocco è rappresentato pieno di piaghe, ma è un pellegrino che non ha paura perchè si fida di Dio. Lo cantiamo anche noi in uno dei canti popolari. Siamo pellegrini e siamo figli tuoi. Maria è con il Cristo e ci porta a Lui
Sempre toccante è la piccola processione che muove dall’altare per raggiungere la nicchia riservata a Santa Maria, il suo breve cammino è tra il suo popolo. Il caldo non ha scoraggiato la presenza di tanti fedeli. Qualcuno si asciugava il viso per il sudore, ma altri lo asciugavano dalle proprie lacrime.
Statte bbona Madonna mia. Se lo vorrai saremo presenti nuovamente accanto a te nel prossimo mese di maggio per accompagnarti e per essere accompagnati nel nostro pellegrinaggio verso Merino e nella nostra vita.