assunta1.jpgLa Basilica Cattedrale, nonostante il caldo estivo, era gremita di gente desiderosa di essere presente alla cerimonia di intronizzazione del Simulacro di Santa Maria di Merino in occasione dell’inizio del novenario in onore della Assunta.

Ad una persona che chiedeva come mai si collochi al trono la statua di Santa Maria anche per la festa della Madonna Assunta in cielo, sono bastate solo  poche parole per spiegare come la Madonna è una sola persona che viene venerata sotto i diversi titoli. Santa Maria  è la protettrice della nostra città di Vieste, mentre la Chiesa Cattedrale - dove la statua è custodita -  è dedicata alla Madonna Assunta. Un connubio per rimarcare la devozione forte che il viestano nutre verso la Madonna di Merino da sempre. Per questo che, da quando è stato è stato promulgato il dogma dell'Assunta, il popolo Viestano ha voluto che si "ponesse al trono" la Statua di Santa Maria, tradizione voluta a suo tempo anche per implorare la benedizione dei campi in occasione della raccolta dei vari prodotti che sono tipici dell'estate e che un tempo erano la principale economia del paese.

La Vergine Maria - ha sottolineato don Fabio Clemente  durante la celebrazione dell'Eucarestia -  è Colei che si pone da tramite con Gesù per indicarci di “fare tutto ciò che Egli ci ha detto”. Per una felice coincidenza il 6 agosto, giorno della intronizzazione estiva, si commemora la Trasfigurazione di Cristo, che potrebbe essere inteso anche “preambolo” della nostra trasfigurazione. Gesu’ si mostra a noi nella sua sembianza divina. In quella occasione Gesù scelse di prendere con sé alcuni discepoli per salire sul Monte Tabor a pregare e fu allora che per la prima volta apparve nel suo Corpo glorioso. Mentre pregava, «il suo volto cambiò d’aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante» (Lc 9, 29) e due uomini, anch’essi apparsi nella loro gloria, parlavano con Lui del compimento in Gerusalemme del suo sacrificio: erano Mosè ed Elia che rappresentavano la Legge e i profeti.

La trasfigurazione, ha detto don Fabio è avvenuta su un monte e la maggior assunta.jpgparte dei racconti più importanti descritti  dal Vangelo sono avvenuti  su un monte.

 I  monti dunque rappresentano per noi la scalata verso il cielo perché per raggiungere la loro vetta ci vuole fatica, ma quando siamo giunti è per noi possibile guardare la grandezza di Dio.

Teniamoci allora uniti alla Madonna, ha concluso Don Fabio. Ella ci sarà accanto per aiutarci nella difficile scalata della vita e guardando il suo esempio ogni volta potrà essere per noi la “ prova generale della nostra resurrezione”. 

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