Il  Padre ci aspetta sempre per un mondo diverso, ha detto don Gioachino Strizzi , parroco della Cattedrale e Vicario Episcopale,  durante il rito che ha concluso l'anno giubilare nella cattedrale viestana. Ma se l’anno giubilare chiude le celebrazioni particolari, rimane aperta la possibilità per tutti di essere misericordiosi verso il prossimo e di ricevere misericordia dal Padre, ha poi concluso.

Sono stati centinaia e centinaia i fedeli venuti singolarmente o in gruppi a celebrare il Giubileo nella nostra cattedrale, o a Roma, o in tante altre chiese della diocesi o di altre realtà, e in ogni occasione, ha detto ancora Don Gioacchino, abbiamo sempre avuto la possibilità di essere perdonati dal Padre perché Egli non si stanca mai, ma è l’uomo che si stanca di chiedere perdono”

La Porte Sante della nostra arcidiocesi  ( cattedrale di Manfredonia, cattedrale di Vieste,basilica di San Michele a Monte San’Angelo, Santuario della Madonna delle Grazie a San Giovanni Rotondo, Santuario della Madonna delle Grazie a Rodi Garganico e Chiesa abbaziale di santa Maria a Mare nelle Isole Tremiti) hanno consentito a chiunque ed in qualsiasi momento di poterle attraversare,  proprio per dare modo a chi lo desiderasse (senza necessariamente recarsi a Roma), di vivere il pellegrinaggio alla Porta della Misericordia come un momento di preghiera e di conversione per ottenere l’indulgenza.

Simbolicamente le porte dell’anno giubilare della nostra Arcidiocesi sono state chiuse, o stanno per essere chiuse, ad una settimana di distanza dalla cerimonia solenne che si terrà in San Pietro alla presenza di Papa Francesco

Nonostante le pessime condizioni meteorologiche abbiano scoraggiato  un numero di persone ancora più elevato una folta rappresentanza di fedeli viestani  ha voluto essere presente al Sacro rito,al termine della quale  Don Gioachino ha esternato i saluti anche da parte dell’Arcivescovo Michele e un grazie per aver sfidato la pioggia e il freddo.