IMG-20170509-WA0003.jpg«Convertitevi! Una volta verrà il giudizio di Dio!».
Sono passati 24 anni da quel grido che si levò nella Valle dei Templi ad Agrigento. Parole forti che papa Giovanni Paolo II pronunciò al termine dell'omelia della Messa.
Questo grido risuona ancora nelle nostre orecchie e coinvolge ancora l’uomo assetato di pace. Questo grido come può non toccare il cuore di chi sta infangando la genuinità dei luoghi e della gente del Gargano, e in particolar modo di Vieste?

La nostra città, dove un tempo si viveva immersi nella natura incontaminata e nella spensieratezza dei rapporti umani, sembra non conoscere più ostacoli verso la paura e irrequietezza. Boschi e pinete secolari recentemente distrutti e omicidi che, quasi a scadenza di uno strano periodo, insanguinano le nostre strade rendono per la nostra città una pubblicità distorta e negativa che non merita. Cosa sta succedendo alla nostra comunità pacifica, laboriosa ed inerme?

II compito del nostro direttivo è solo quello di raccogliere fondi per organizzare la nostra festa patronale in onore di Santa Maria di Merino, ma non possiamo non essere uniti e concordi nel condannare questi vili atti che offendono la nostra comunità e che oltraggiano il volto della nostra Madre Santissima, ai cui piedi ci inginocchiamo per chiedere il suo celeste intervento perché "ottenga per tutti noi quella purità di spirito e santità di vita"

Vieste torni ad essere la città che il mondo ama per il suo calore e la sua incontaminata natura.

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