DA CINQUANTA ANNI AL SERVIZIO DI CRISTO

50_anni_sacerdozio_don_giorgio_trotta_1.jpgNella serata di domenica 1° ottobre,mentre a Rodi Garganico si svolgeva la cerimonia di presa di possesso della parrocchia da parte del nostro amico Don Antonio De Padova, nel Santuario di Santa Maria di Merino, con la cerimonia religiosa e con la celebrazione della Santa Messa, la popolazione viestana rendeva grazie a Dio per il 50esimo dell’ordinazione sacerdotale di don Giorgio Trotta, rettore e parroco del Santuario.

Tanti sono stati ii fedeli che non sono voluti mancare all’appuntamento con don Giorgio, mentre ha ripercorso, attraverso un breve ma sentito intervento, i tanti tratti della sua vita, dal seminario all’esperienza in varie parrocchie. L’emozione era evidenziata anche dal fatto che fra pochi mesi, per raggiunti limiti di età,Don Giorgio dovrà lasciare il Santuario di Santa Maria di Merino.

Don Giorgio, sulla scia degli interventi del primo parroco Don Michele Ascoli, ha dato una grossa impronta al santuario. Nell’arco degli anni, da povera, isolata ed assolata chiesa di campagna, seppur con tanti eventi accaduti nella storia, è diventato un santuario mariano importante della nostra diocesi. La chiesa di Merino, negli ultimi anni è stata insignita del titolo di santuario diocesano. Chi vi accede, nelle condizioni previste dalla Chiesa,e in determinati periodi dell'anno,  ha la possibilità di lucrare l’indulgenza plenaria attraversando la porta santa, che è stata collocata ai lati dello stesso tempio.

All’interno è stato messo a dimora un interessante affresco che ricopre pressocchè tutte le pareti del presbiterio. Tutta l’area antistante, dove è possibile ammirare le rovine del muro perimetrale della antica villa romana, è divenuta una grande chiesa all’aperto, dove possono essere accolti centinaia di fedeli. Inoltre è stata creata anche una area attigua per le esigenze del pellegrino. Qui dunque si respira un senso di restauro spirituale grazie anche alle numerose piante messe a dimora e dove , chi vuole, ha le occasioni per poter pregare davanti alle artistiche formelle della via Crucis o davanti a un mastodontico crocifisso posto sul piazzale che separa la strada rotabile con l’area del santuario.

Grazie Don Giorgio e, ad maiora. Come hai detto tu, la vita è un impegno continuo che non finisce mai. Con i tuoi cinquanta anni di sacerdozio, hai ancora tante cose belle da creare e raccontare.

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