La Cattedrale di Vieste è stata assurta al titolo di basilica minore su volere di Monsignor Valentino Vailati e su approvazione del Papa Giovanni Paolo II.

L'allora Arcivescovo della nostra chiesa sipontina e viestana volle solennizzare cosi' la riapertura al culto, seguita ai lunghi lavori di restauro effettuati negli anni '80, dopo che gli stessi avevano restituito alla devozione popolare aspetti storici ed architettonici di grande pregio. La Basilica minore è una denominazione onorifica che il Papa dà agli edifici religiosi cattolici particolarmente importanti, inseriti nel patrimonio storico locale. Uno degli aspetti storici di Vieste potrebbe essere senza dubbio l’uccisione di tanti fedeli avvenuta ad opera di Dragut Rais o la presenza a Vieste del Papa Celestino V e di Alessandro III, o forse ancora l’innumerevole concorso di gente verso la statua di Santa Maria di Merino e la sua particolare storia.

L'assegnazione del titolo di basilica minore ha lo scopo di rafforzare il legame che una singola chiesa ha con il vescovo di Roma ed evidenzia l'importanza della medesima nella zona. Il procedimento per l'ottenimento del titolo di basilica minore è regolato dalla Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti.

 Il nome deriva dal greco βασιλική (leggi basilikè), che significa “regia” o “reale” .Questo tipo di edificio serviva originariamente per gli scambi commerciali, e allo stesso tempo era come una sorta di tribunale.Ma con il passare del tempo si sono verificati vari cambiamenti strutturali che portarono a usare questo termine verso determinate chiese  grandi o importanti, alle quali erano stati concessi riti speciali e privilegi in materia di culto.

Il Papa è l'unica persona che ha la potestà di concedere il titolo di basilica a un tempio.Le basiliche che hanno il rango di "basilica minore" sono circa 1.500 in tutto il mondo.Tra queste è inserita quella di Vieste che, insieme alla storia di tante persone che qui hanno rivolto all'Onnipotente Dio lacrime di suppliche, conserva la preziosa statua di Santa Maria di Merino la cui scultura è riconosciuta da tutti un "unicum" di bellezza e sovranità.