Risultati immagini per foto di san giorgio a vieste 2016La festa patronale di san Giorgio,è la festa della primavera che, in anteprima, scopre i percorsi di quella più importante per la nostra città come è la festa grande di Santa Maria di Merino. La gente, prima degli eventi festosi, cerca di mettere un pò di ordine ai propri impegni,dopo aver attraversato un inverno freddo e lungo, durante il quale abbiamo avuto, caso eccezionale, una abbondante nevicata. Un inverno che musicalmente ha portato alla ribalta internazionale le nostre bellezze naturali, cantate attraverso l’affascinante  leggenda dedicata al monolite del Pizzomunno, posto a mo' di sentinella sulla dormiente città antica viestana.

 Un inno a San Giorgio, che si cantava nella cattedrale di Vieste durante le novene degli anni '50 e '60 (purtroppo caduto in oblio) e scritto dal nostro caro Don Francesco Iannoli quando era seminarista, composto insieme al musicista G.Lopalco, ci propone questo Santo condottiero come il “sacro prezioso retaggio, affidato dai nostri avi alla nostra città”. Il retaggio, dal latino hereditare, è una parola estremamente elegante per descrivere il patrimonio culturale o spirituale che si eredita dal passato - un significato che è una splendida via di mezzo fra la venalità dell'eredità e l'impalpabilità della tradizione ( diz. italiano) ma è anche 'identità che va via via scomparendo. Riprendiamo le nostre tradizioni e le nostre radici nella fede. Questo retaggio sacro a noi viestani potrà diventare la chiara mano che ci condurrà poi verso la nostra mamma del Cielo Santa Maria di Merino.

Auguri di buona festa patronale

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