La nostra festa torna per esortarci ad essere un popolo unito.

Occhi rivolti verso l’alto per scorgere tutti gli attimi di splendore che la Vergine Maria ci dona. Mani che si rivolgono verso il celeste simulacro nella speranza di poterlo toccare e visi rigati da qualche lacrima per le sofferenze di cui Vieste ultimamente è diventata bersaglio.

I Viestani, anche chi non poteva farlo fisicamente,al suono delle campane erano tutti ai piedi della Vergine Maria, ed è stato proprio questo l’invito di Don Tonino Baldi, che ha celebrato l’Eucarestia per l’intronizzazione: "Mettiamoci tutti sotto il materno manto, per poter ricevere la intercessione della Madonna, alla sequela di Gesù Cristo".

“Non dobbiamo trasformare le nostre feste religiose - ha detto don Tonino - in una ulteriore occasione di distrazione e di chiasso o di momenti che nulla hanno a che vedere con l’incontro di ascolto della parola di Dio. Le feste patronali nascono, principalmente, per verificare la nostra fede e il nostro cammino nel bene personale e della comunità.La festa, quindi, si può considerare bella solo se ci fa sentire popolo unito nell’amore. Tutte le volte che andiamo a messa – ha detto ancora don Tonino – e particolarmente durante le novene ,non possiamo uscire senza  mettere in pratica quello che abbiamo ricevuto. Non si può uscire mantenendo il rancore o motivazioni che ci dividono.”

“ Dio, ha detto ancora Don Tonino Baldi, ci ha dato la vita, la terra, le bellezze naturali ( dei quali Vieste è ricchissima) perché possiamo vivere la nostra vita nella tranquillità e nel sano lavoro, e quindi tutte le volte che cerchiamo un illecito profitto noi ci mettiamo contro Dio che è l’unico vero "padrone" delle bellezze di cui noi godiamo. Non fermiamoci, ha concluso Don Tonino, davanti alla tradizione o davanti ad una statua, per quanto bella possa essere, staccandoci poi da Dio. Non è possibile dimenticarsi di Dio per andare sulla spiaggia o per lavorare quanto più sia possibile"

Alla luce di tanti gravi fatti, che a Vieste si stanno verificando,il celebrante ha esortato tutti a ripristinare la propria vita e la propria fede per far diventare Vieste una città ancora più bella.