Abbiamo celebrato da poco la festa dei Santi Michele, Gabriele e Raffaele. Questi tre Arcangeli rivestono un “ruolo “particolare nella nostra festa di Santa Maria.Ma vogliamo soffermarci brevemente sulla figura di San Gabriele, la cui statua è stata collocata nell'ambito della festa solo alcuni anni fa per intuizione del parroco Don Gioacchino Strizzi.Nel nuovo testamento, San Gabriele è l’angelo che rivela a Zaccaria che Giovanni Battista nascerà da Elisabetta, e che visita Maria rivelandole che sarà lei la madre di Gesù. La visita di Gabriele a Maria è spesso detta “L’annunciazione” e la nostra statua viene appunto venerata anche sotto questo titolo. Un evento celebrato il 25 marzo dalla Chiesa Cattolica Romana. Dopo aver appreso della gravidanza di Maria, Giuseppe considera l’ipotesi di non sposarla più, ma “un angelo del Signore” appare a Giuseppe in sogno e gli dice che il concepimento avvenne mediante lo Spirito Santo. Sia per i cattolici sia per gli ortodossi,San Gabriele l’Arcangelo è conosciuto come il santo patrono dei lavoratori delle comunicazioni e come tale è festeggiato il 29 settembre. L’Arcangelo Gabriele ha sempre avuto nell’ambito delle Sacre Scritture il compito di annunciatore, messaggero, divulgatore della Parola di Dio nei confronti dell’umanità; egli si manifesta in prevalenza per annunciare l’incarnazione e la nascita di fanciulli molto speciali. Il suo ruolo è particolarmente legato alla sfera della maternità. Le nascite annunciate da Gabriele non sono mai comuni, avverranno sempre in un ambito di prodigio, e i bambini che nasceranno avranno dinanzi a sé un grande compito da svolgere. Ma Gabriele pare avere anche un compito importante nella protezione dei fanciulli “speciali” che ha accompagnato dal cielo al ventre delle loro madri. Ferma la mano di Abramo che sta per sacrificare il piccolo Isacco. Fa sgorgare l’acqua per dissetare il piccolo Ismaele nel deserto. Avvisa Giuseppe di levarsi e fuggire col bambino perché Erode lo cerca per ucciderlo. Da tutto questo, Gabriele è colui che apre la mente dell’uomo alla comprensione del genio e della bellezza, colui che fa appunto “concepire” le idee, poiché a lui attiene tutto quanto concerne il concepimento, sia sui piani fisici che su quelli puramente astratti. Gabriele, dunque, agendo attraverso le Legioni dei suoi Angeli, estende il suo dominio su tutto quanto concerne la creazione fisica e spirituale di un nuovo Essere, accompagnandolo lungo il viaggio verso l’incarnazione.(appunti tratti da alcune riflessioni di Papa Benedetto XVI)

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