E’ da poco trascorsa la festa della Madonna del rosario. Il coronavirus, comune nel destino di tutte le feste di quest'anno, non ha concesso lo svolgimento neanche dell'ultima processione del 2020 e di tutte le manifestazioni esteriori. La confraternita della Madonna del Rosario di Vieste, alla quale da pochi anni  è stata aggiunto il nome di Santa Maria di Merino, è una delle piu numerose come iscritti e a questa è affidato l’onore di portare a spalla la statua della nostra protettrice. Le Confraternite sono istituzioni cariche di storia, ma è difficile rintracciare le loro origini.Sappiamo che le Confraternite nacquero nel XII secolo come associazioni di fedeli erette per l'esercizio di opere di carità e pietà, ma aventi anche lo scopo dell'incremento del culto pubblico. A differenza delle congregazioni religiose i membri delle Confraternite, non emettono voti e non vivono in comunità.

La nascita di nuove congreghe, oggi evento raro,viene assicurata da un decreto emesso dalla autorità ecclesiastica e dalla obbligatoria adozione di uno statuto, che fissa lo scopo della Confraternita e regola i rapporti sociali interni.

Nel passato le Confraternite, per la fiducia che incutevano nei fedeli, all’ esempio di povertà e di rettitudine, contribuirono a salvare la Chiesa negli anni della divulgazione della eresia. Infatti i confratelli permisero alla Chiesa di essere presente in tutti gli ambienti, costituendo un vero e proprio tessuto connettivo, di fronte al quale l'eresia non aveva la possibilità di attecchire. Si mantennero sempre presenti ad accogliere i pellegrini, assistere i carcerati, seppellire i morti, costruire ospedali.

Oggi si è affievolito il loro principale compito di dedizione verso la gente bisognosa, soppiantato principalmente dalla partecipazione alle processioni, o a particolari riti liturgici.

Un tempo le congreghe presenti a Vieste erano di numero superiore all’attuale. Oggi se ne contano appena quattro:la Madonna del Rosario e di Santa Maria di Merino, San Giorgio, Sant’Antonio da Padova e la SS. Trinità. Ognuna ha il proprio abito e i propri colori e il tipo di medaglione. Fino a qualche tempo fa l'abito dei confratelli di San Giorgio si differenziava dagli altri anche per l’elmetto che venne eliminato negli anni 60 , ma a nostro parere andrebbe ripristinato.

Tutte le congreghe del sodalizio viestano hanno il loro Santo protettore e la propria statua. Fa eccezione la congrega della SS. Trinità, che festeggia il protettore nella prima domenica dopo la Pentecoste. Questa confraternita non ha una statua propria di riferimento.

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