Potrebbe essere un'immagine raffigurante in piedi

L’estate richiama prepotentemente gli ospiti della nostra città. E mentre ci prepariamo a dare vita ufficialmente alla stagione piu’ movimentata dell’anno, Vieste è pronta per svolgere l’ultima festa di primavera, quella di Sant’Antonio da Padova .Tanti si uniscono in preghiera dalle loro case verso il santo di Padova o intendono seguirlo lungo il percorso processionale viestano che, causa covid,per due anni non ha potuto riconoscergli questo tributo. Sant’Antonio di Padova è conosciuto in tutto il mondo per i segni prodigiosi che si sono verificati grazie alla sua intercessione. Il primo segno che oggi continua ad verificarsi è proprio la manifestazione di affetto che si stringe attorno a lui nella processione e durante i giorni della tredicina ormai al termine. Camminare: è il momento suggestivo del credente. Camminare per ripartire. Camminare per avere la possibilità di risollevarci. Camminate per arrivare il piu’ lontano possibile nella certezza, che, stanchi, il Signore saprà attirarci a sé con il fascino della sua bontà. Una credenza popolare viestana ormai in disuso, racconta che Sant’Antonio passa dalla cattedrale per “salutare" Santa Maria. Vogliamo credere in questa tradizione. Sant’Antonio saluta la Madonna ancora una volta prima di rinchiudersi nella sua nicchia aspettando il nuovo anno per farle festa e per esaltare la sua santità e devozione dei viestani, «Popolo» e «viaggio» Coralità e cammino!

Buona festa di Sant’Antonio.

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