12764790_798244043630947_8694037448563672480_o.jpgLa festa patronale di san Giorgio,è la festa della primavera. Anche se come clima  quest'anno abbiamo vissuto un inverno ritardato, i tempi  ci dicono che siamo in primavera avanzata e per l'estate mancano poco meno di due mesi. Fra due giorni sarà la festa di San Giorgio. Una festa che scopre i percorsi di quella più importante per la nostra città che è la festa grande di Santa Maria di Merino e la gente, prima degli eventi festosi, cerca sempre di mettere un pò di ordine ai propri impegni.

 Durante il novenario è stato  riscoperto o rispolverato l'inno a San Giorgio che si cantava nella cattedrale di Vieste durante le novene degli anni '50 e '60  e scritto dal compianto  Don Francesco Iannoli quando era seminarista, composto insieme al musicista G.Lopalco.L'inno ci propone il Santo condottiero come il “sacro prezioso retaggio, affidato dai nostri avi alla nostra città”. Il retaggio, dal latino hereditare descrive il patrimonio culturale o spirituale che si eredita dal passato e che ci addentra nella "sacralita" della tradizione per non farla scomparire.Impariamo ad amare di piu' le nostre tradizioni e le nostre radici nella fede. Allora il retaggio di San Giorgio, sacro a noi viestani, potrà diventare la grande meta che ci condurrà poi verso la festa di  Santa Maria di Merino, ma soprattutto verso il cielo cui tutti siamo destinati ad orientarci.

Auguri per la prima festa patronale dei viestani, auguri perchè tutti possiamo diventare "condottieri di Cristo".

( nella foto riproduzione dell'antica ed artistica statua di San Giorgio che si venerava a Vieste prima che venisse rotta accidentalmente durante la processione di Santa Maria di Merino del 9 maggio 1961)

JSN Mico template designed by JoomlaShine.com