344532565_751638953359340_409564352154913659_n.jpgIl 30 aprile di ogni anno Vieste non conosce ostacoli e non conosce dimenticanze. I cuori debbono essere presenti fisicamente o spiritualmente per omaggiare la mamma di tutti. E lo hanno dimostrato soprattutto oggi con la straripante presenza fisica in cattedrale, complice anche la giornata festiva. Tutti, con gli sguardi imploranti, hanno pianto e chiesto alla Madonna di concedere la grazia che hanno nel cuore. E tutti hanno ascoltato i canti sommersi o la semplice litania cantata con voce tremolante all’inizio ma possente in un secondo momento del caro Lillino ”il sacrestano”. Avevamo quasi dimenticato quando da bambini ci faceva provare emozioni, ma oggi si è rifatto vivo con la sua voce. Forse era un desiderio covato da tanto tempo che oggi si è avverato. Lo faceva da giovane sacrestano e lo ha fatto oggi, nella sua veneranda età, facendoci  catapultare nel passato.

La Madonna dunque è al trono per iniziare la festa dedicata a Lei con le novene e con le serate dedicate alla festa a Maria, con la interminabile processione di gente che sarà ai suoi piedi ogni giorno, in attesa che si compi tutto ciò che il cuore desidera.

La messa, celebrata da Don Fabio Clemente, è stata il fulcro della cerimonia liturgica in cui il celebrante ci ha fatto contemplare il pastore buono che apre la porta alle sue pecore per guidarle ma con la presenza di Maria che , dopo la Pasqua, è stata sempre il punto di riferimento dei discepoli e da quel momento di ognuno di noi.

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