CONCLUSA LA PARTE RELIGIOSA DELLA FESTA…MA PER LA PARTE CIVILE BISOGNERA’ ATTENDERE QUALCHE GIORNO.

 

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Tutti gli sguardi  erano diretti verso dorato baldacchino, posto ai piedi dell’altare, per contemplarla e “godere” degli ultimi istanti in cui il simulacro della Madonna di Merino era ancora tra il suo popolo cosi’ devotamente assiepato nella cattedrale viestana.

Anche la festa di Santa Maria del 2023 è decisamente archiviata, dopo un novenario che ha visto alternare le presenze in cattedrale con una interminabile fiumana di gente durante la processione, soprattutto del ritorno. Vieste è impensabile senza il suo mare, ha detto l’Arcivescovo Padre Franco al termine della processione congedandosi dall’assemblea. Cosi’ come anche la storia dei viestani è impensabile senza il legame con la Madonna di Merino. Ma questo legame va consolidato ogni giorno, e non solo durante il novenario o durante la festa. La Madonna di Merino - ha invece detto Don Michele Ascoli, sacerdote che ha celebrato la messa in occasione della riposizione - non va via, ma rimane nella sua ben visibile nicchia ogni giorno. Nessuno deve congedarsi per ritornare l’anno successivo. La nostra devozione va infatti manifestata ogni giorno perché ogni giorno la mamma di tutti aspetta la nostra visita e le nostre preghiere.

Con la solenne e piccola processione della riposizione , seguita dalla processione di rientro delle statue di San Giuseppe e di Sant’Antonio da Padova verso la chiesa di San Francesco,è terminata la parte religiosa della lunga festa. Un antico detto dice che “passato lo santo è finita la festa”. Ogni cristiano deve invece impegnarsi perché la festa non abbia mai termine, altrimenti il pellegrinaggio durato tanti giorni in preparazione e nel giorno piu’ solenne del 9 maggio, non avrebbe nessun senso.

Finita la festa religiosa, la tradizione vuole che ci sia anche la festa civile con i cantanti della sera e i fuochi finali di artificio, insieme ad altri eventi programmati. Purtroppo l’annuncio delle probabili avversità atmosferiche che dovrebbero verificarsi nella serata di oggi, su suggerimento di esperti meteo, hanno fatto optare per un rinvio . Purtroppo le leggi del mondo artistico impongono il versamento della metà degli oneri  in caso di mancata esibizione dovuta ad avversità atmosferiche.  Meglio non rischiare allora e scenderemo in piazza la sera del 21 maggio per godere della spettacolare musica dell'artista Dolcenera e dei fuochi pirotecnici. Qualche giorno d’attesa per assaporare comunque gli ultimi scampoli della nostra festa mariana verso la quale, se il tempo meteo non ci ha concesso un pieno godimento, ci ha comunque concesso di poter pellegrinare con la Madonna senza nulla temere.

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