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Alla presenza delle autorita civili e militari, nonché di tanti fedeli, come da tradizione nel giorno della commemorazione dei fedeli defunti,l’Arcivescovo Padre Franco Moscone, sul sagrato della chiesa madre del cimitero,ha celebrato la Santa Messa  in suffragio di tutti i defunti, in particolar modo dei caduti in guerra. Il cimitero, ha detto l’Arcivescovo, non deve essere considerato come la città dei morti, ma come la terra dei viventi perché la speranza di ricongiungerci con chi abbiamo amato in vita, con chi abbiamo avuto come parente o come amico, non termina con la chiusura di una tomba. Il cimitero è infatti la terra dei vivi, dove la vita terrena si trasforma. Il nostro direttivo del Comitato,piu’ che mai in questo giorno, vuole ricordare anche i nostri amici che ci hanno preceduto rivolgendo un pensiero particolare ai defunti ancora particolarmente vivi nel nostro ricordo perché deceduti solo da qualche anno. Il nostro pensiero va in particolar modo a Michelangelo Medina, nostro presidente per oltre 40 anni, a Luigi Spadea, a Giulio Argentieri e a Mario Rosiello. Oggi, pensando ai defunti e custodendo la certezza che nulla si è spento ma tutto è trasformato, chiediamo  al Signore anche la pace per i popoli martoriati dalle guerre. Tanti innocenti sono recentemente morti per motivi che faremo sempre fatica a capire. Come dice Papa Francesco : ogni guerra vinta è una sconfitta.

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