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Solo poche ore all’inizio della prima festa patronale di quest’anno, il cui rinnovo del direttivo lascia trapelare diverse novità. Il grande Santo Cavaliere, è il caso di dirlo, apre le “sfide” della nostra religiosità popolare piena di tradizioni, fede e devozione. Le feste popolari sono fatte cosi e non possiamo né dobbiamo provarle a cambiarle perché tutte racchiudono secoli di storia locale.

Le previsioni meteo di questi giorni fanno temere qualche capriccio, facendo variare le temperature da un caldo anomalo ad un freddo anomalo, come già sta accadendo. Ma, oltre ai cambiamenti climatici di cui gli scienziati stanno parlando, dobbiamo anche riportare alla mente che non è la prima volta che nevica sulle nostre alture garganiche  proprio a ridosso della festa . Tanti ricorderanno, ad esempio, che circa trenta anni fa la processione venne rinviata al pomeriggio perché l’inclemenza del tempo non permise il suo avvio nelle ore mattutine come da tradizione. Diciamo che qualche sopresa ci puo’ anche stare, se poi si tratta di avere tanta acqua, allora  tutti dobbiamo essere contenti perché l’acqua caduta in quantità giusta è sempre una benedizione per tutti. E non dimentichiamo il vecchio detto “ quando ingrogna aprile, ti fa guardare il cenerile”.

Ma godiamoci in pieno la festa ricordando che nel giorno a lui dedicato, avverrà anche la tradizionale trasferimento dei simulacri di Sant’Antonio e di San Giuseppe verso la cattedrale. E da quel momento tutto sarà proiettato verso la grande festa di Santa Maria di Merino.

Auguri a tutti i viestani per la festa del nostro Patrono.Viva San Giorgio.E auguri a membri del nuovo Comitato, nostri colleghi ed amici.

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