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L’ utilizzo della fascia tricolore in occasione delle manifestazioni ufficiali, come può essere la processione dei Santi Protettori, è praticato non soltanto da parte dei sindaci (o vicesindaci nella funzione di sindaco pro-tempore), ma è esteso anche a membri dell’Amministrazione delegati in rappresentanza. Durante le processioni della Madonna di Merino era antica consuetudine che venisse indossata anche la fascia (si desume di colore celeste) da parte di alcuni componenti  del Comitato.

Non conosciamo il significato preciso di questo simbolo,né tantomeno conosciamo le motivazioni che col tempo l’abbiamo fatto andare in disuso. Probabilmente si voleva evidenziare un preciso impegno pubblico o una carica istituzionale all’interno di questo gruppo spontaneo, nato senza fini di lucro personale. Anticamente non era possibile per tutti diventare un componente del Comitato di Santa Maria perchè era necessario innanzitutto avere il tempo a disposizione, e la grande maggioranza proveniva stanca dal lavoro nelle campagne o era impegnato in altri disparati tipi di lavoro. Inoltre chi era chiamato a far parte  della “Commissione di Santa Maria” quasi sempre  si distingueva per un titolo nobiliare, oppure apparteneva a determinate fasce sociali di elite. Forse era proprio per questo che si dotarono di una fascia che li contraddistingueva ancora di più in queste grandi occasioni.

La pratica odierna della vestizione con una fascia  di colore celeste è stata ripresa circa dieci anni fa. Ed è nel giorno della processione, e solo in tale occasione, che due componenti942206 10200225590417619 1265640429 n ricevono l’incarico da parte del Presidente del Comitato di “scortare” la Madonna indossando la fascia, sistemandosi ai lati del Simulacro,praticamente  insieme ai Carabinieri in grande uniforme. Tutti gli altri si sistemano dopo il gonfalone comunale e le Autorità Civili e militari,  immediatamente  prima dei ministranti e il Clero.

Il ripristino della fascia non ha nulla di religioso, ma è un gesto che ci piace proporre come ossequio rispettoso verso Santa Maria di Merino e verso tradizioni remote, di cui dovremmo essere tutti orgogliosi da non far tramontare mai.

Siamo nella convinzione che le proposte per il recupero di antiche usanze possono far diventare la processione sempre più bella nella fede, nella cultura , nell’arte e nella storia, e il ripristino della fascia o della antica divisa dei Vigili Urbani hanno centrato l’argomento.

Di questi ultimi ci informeremo e saremo pronti a raccontarlo.

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