LA GENTE DEVE POTER VEDERE DIO IN NOI
E’ toccato a don Celestino Iervolino il compito di celebrare l’ultima messa in onore e in attesa della festività di Santa Maria di Merino. La chiesa all’aperto era affollata piu’ degli altri sabato in cui si è celebrata questa tradizione. E don Celestino non ha voluto sottacere l’importanza di essere veri cristiani che a volte non dimostrano di essere tali. Ci si scontra per un niente e per futili motivi si arriva a non parlarsi piu’ tra di noi. Non ne parliamo poi delle guerre che scoppiano anche tra parenti stretti, tra amici, tra vicini di casa.Noi che crediamo nella presenza di Maria e che abbiamo accolto oggi e gli altri giorni il suo invito a venire qui in pellegrinaggio, dobbiamo essere gli imitatori delle sue virtu’. Dobbiamo mettere in pratica quello che Lei ci suggerisce. Altrimenti tutto diventa un semplice rispetto di tradizioni che però non ci insegnano nulla.
Se conosciamo Maria, La amiamo; se La amiamo, allora vogliamo imitarla per diventare come colei che amiamo e per fare in modo che la gente possa vedere Dio in noi. Lei ci condurrà alla felicità in terra ed alla felicità eterna in Paradiso.
Reso noto il programma delle serate in onore della Madonna di Merino che si svolgerà ogni sera del novenario dal 30 aprile e fino alla sera del 6 maggio.
Lode a Maria sostituisce ( ma solo nel nome) i momenti successivi al novenario che anzitempo venivano denominati “ festa a Maria”, una serie di manifestazioni organizzati dal Direttivo Parrocchiale della cattedrale viestana.
Un programma che rimane intenso e che vuole offrire al devoto viestano , e non , momenti di riflessione sulla presenza della Madonna nel contesto evangelico ma anche nella comunità viestana . Non mancheranno infatti spunti di riflessione su personalità importanti che hanno coinvolto la nostra storia ecclesiale come il servo di Dio Don Antonio Spalatro e non mancheranno riflessioni armoniche musicali vocali e strumentali. Ce n’è per tutti i gusti oseremmo dire, ma è piu’ esatto affermare che ce ne sarà per tanta fede e devozione.
IN AUTUNNO I FRUTTI VENGONO RACCOLTI MA IN PRIMAVERA VENGONO GENERATI
Con riferimento a quanto accade in natura nel periodo autunnale (in cui è avvenuto il conferimento della nomina) e quello attuale primaverile ( in cui è avvenuto il conferimento del possesso canonico) , l’Arcivescovo Padre Franco ha solennemente ufficializzato l’ingresso nella parrocchia Santa Croce di Don Tonino Baldi, che continuerà ad essere parroco anche del SS.Sacramento, e il cui territorio da oggi è diventato piu’ vasto e andrà sotto il nome di unità pastorale. L'evento odierno dunque entra nella storia viestana proprio come un primato.
La fusione delle due parrocchie si è resa necessaria in seguito alle dimissioni da parroco di Don Giuseppe Clemente per raggiunti limiti di età. ma anche per lo spopolamento dell’intero borgo ottocentesco, nel cui territorio ricadono giuridicamente le due parrocchie vicine ed ora anche sorelle, come ha detto lo stesso Don Tonino nel suo saluto finale.
Alla solenne, e per tanti versi commovente cerimonia, oltre che ai fedeli che gremivano l’antica ed artistica chiesa della Santa Croce - meta anche di tanti turisti - erano presenti alcune autorità cittadine civili. La Messa è stata animata da una rappresentanza del Coro interparrocchiale che ha dato prova di maestria e di elevata bravura, con canti che hanno reso particolarmente commovente i vari passaggi della cerimonia.
A Don Tonino, caro amico del nostro Comitato, non resta che augurare un buon cammino per questo impegno che sicuramente lo contraddistinguerà e, siamo certi, porterà tanti buoni frutti, proprio come quelli auspicati dall’Arcivescovo .Ora è primavera ed è anche il tempo di seminare e generare.
Solo poche ore all’inizio della prima festa patronale di quest’anno, il cui rinnovo del direttivo lascia trapelare diverse novità. Il grande Santo Cavaliere, è il caso di dirlo, apre le “sfide” della nostra religiosità popolare piena di tradizioni, fede e devozione. Le feste popolari sono fatte cosi e non possiamo né dobbiamo provarle a cambiarle perché tutte racchiudono secoli di storia locale.
Le previsioni meteo di questi giorni fanno temere qualche capriccio, facendo variare le temperature da un caldo anomalo ad un freddo anomalo, come già sta accadendo. Ma, oltre ai cambiamenti climatici di cui gli scienziati stanno parlando, dobbiamo anche riportare alla mente che non è la prima volta che nevica sulle nostre alture garganiche proprio a ridosso della festa . Tanti ricorderanno, ad esempio, che circa trenta anni fa la processione venne rinviata al pomeriggio perché l’inclemenza del tempo non permise il suo avvio nelle ore mattutine come da tradizione. Diciamo che qualche sopresa ci puo’ anche stare, se poi si tratta di avere tanta acqua, allora tutti dobbiamo essere contenti perché l’acqua caduta in quantità giusta è sempre una benedizione per tutti. E non dimentichiamo il vecchio detto “ quando ingrogna aprile, ti fa guardare il cenerile”.
Ma godiamoci in pieno la festa ricordando che nel giorno a lui dedicato, avverrà anche la tradizionale trasferimento dei simulacri di Sant’Antonio e di San Giuseppe verso la cattedrale. E da quel momento tutto sarà proiettato verso la grande festa di Santa Maria di Merino.
Auguri a tutti i viestani per la festa del nostro Patrono.Viva San Giorgio.E auguri a membri del nuovo Comitato, nostri colleghi ed amici.
Guardiamo a Cristo Crocifisso e Risorto, Salvatore dell’umanità, Redentore del cosmo, Principe della PACE, modello unico di Vita. Attraverso la strada apertaci dalla Pasqua di Gesù portiamo a tutti i fratelli e le sorelle giustizia, PACE, servizio e amore.
Certo che il nostro orizzonte è la Resurrezione, il nostro stile di vita la gioia, il nostro impegno il servizio, la nostra legge l’amore, auguro a tutti buona Pasqua: Cristo è risorto ed ha vinto il peccato e la morte! Alleluja!
AGLI AUGURI DEL NOSTRO ARCIVESCOVO CI UNIAMO PER ESPRIMERE A VOI TUTTI SENTIMENTI DI PACE E FRATELLANZA.CRISTO VINCERA' SULLA MORTE SOPRATTUTTO SE OGNUNO DI NOI FARA' LA SUA PARTE.