MARIA NEL CUORE DELL’ESTATE
La chiesa,maestra della nostra storia, ci propone oggi il mistero della Trasfigurazione di Cristo. Ma la festa di oggi ben si addice a quello che abbiamo celebrato questa mattina nella nostra Cattedrale. Come Cristo si trasfigura come presagio della sua ascesa al Cielo, Maria ascende (al Cielo) per essere la madre di tutti noi.
Sinteticamente sono queste le parole dettate da Don Fabio Clemente che ha celebrato l’Eucarestia in occasione dell’ascesa al trono del Simulacro di Santa Maria di Merino che, in una forma meno solenne rispetto alle celebrazioni mariane del mese di maggio, da tempo immemorabile viene posta al trono nel cuore dell'estate,per essere festeggiata sotto il titolo della Madonna Assunta in cielo.
Molti si chiedono come mai in occasione della festa ferragostana dell’Assunta la antica Diocesi di Vieste ha istituito questo rito che va di pari passo con quello più importante del 30 aprile. La risposta diviene molto semplice. Santa Maria di Merino è la protettrice di Vieste, dunque il simulacro piu’ importante dedicato alla Madonna. La cattedrale è la chiesa più importante ed è dedicata alla Madonna Assunta in cielo. Con questo evento allora si vuole solennizzare lo stesso tempio viestano, che tutti amano e nel quale tutti vogliono entrare per porgere il loro saluto alla Madre di Dio.
Siamo dunque nel cuore dell’estate. La gente è immersa nel proprio lavoro. Ci auguriamo che il cuore del viestano non sia dedicato solo al lavoro o a frequentare le spiagge, tutto cosa buona,ma sia riservato all’accoglienza e al riposo occasionale nella partecipazione attenta alle novene, come ha detto Don Gioacchino al termine della Santa Messa, invitando i fedeli ad una partecipazione più numerosa durante tutto il novenario.
Agosto, ottavo mese dell’anno , abbraccia il periodo più caldo e più movimentato della nostra cittadina. Ciò lo rende tradizionalmente il periodo ideale per venire in vacanza. La città, con una veste nuova, ogni giorno offre al villeggiante il modo migliore per farlo sentire amico ed accolto, anche se non mancano quelle rare occasioni in cui il turista viene visto come un “pollo da spennare” e non un fratello bisognoso del nostro sole e delle nostre spiagge, per potersi ritemprare dopo un anno di duro lavoro in luoghi dove la natura ha molto poco da offrire. La natura agostana in genere segna la fase della maturazione dell’uva e della raccolta del pomodoro. Ma nel mese di agosto tutta la vegetazione ha da offrire i suoi frutti più prelibati, ricchi soprattutto di tanto sole.
Sono compresi in questo mese i cosiddetti ”giorni della canicola” (dal 24 luglio al 26 agosto) durante i quali il caldo e l’afa raggiungono i livelli più alti. “Canicola” viene dal latino canicula, “piccolo cane”, nome dato alla stella più luminosa della costellazione del Cane Maggiore, che in questo periodo sorge prima del Sole.
Per gli studiosi e appassionati di fenomeni celesti, è imperdibile la celebre notte di San Lorenzo, o delle stelle cadenti, in cui si verifica il suggestivo fenomeno degli sciami meteorici: una pioggia di meteore che, entrando a grande velocità nell’atmosfera terrestre, si disintegrano in tanti piccoli corpi luminosi.
…e tutto questo lo rivivremo dall’antico romitaggio di San Lorenzo, la chiesa vetusta che domina l'antica baia dall'omonimo nome, e che ogni anno accoglie il simulacro di Santa Maria di Merino, nel giorno della sua festa del 9 maggio.
. ALCUNE NOSTRE RIFLESSIONI
In diverse occasioni ci siamo interessati degli ipogei che circondano l’antica villa di Merino. Stiamo vivendo il cuore dell’estate e per la città di Vieste il turismo rappresenta il settore economico più importante. Pensiamo che l’’attività, concentrata soprattutto attorno all’industria balneare, abbia registrato nel corso degli anni anche un forte aumento della ricerca di luoghi capaci di offrire un insieme di paesaggio e cultura. L’organizzazione dei sistemi di visita che, in verità, da qualche anno è diventato più vitale è sicuramente elemento di tutela, conservazione e valorizzazione dell’ambiente, capace di garantire la crescita e lo sviluppo del territorio. I siti naturali, ed è il caso degli ipogei di Merinum, ai quali potrebbero sommarsi quanto prima anche quelli di San Nicola nella immediata periferia di Vieste, sono spesso attrazioni turistiche di prim’ordine. I turisti infatti sono attratti anche da sistemi naturali molti più piccoli con condizioni ecologiche uniche o che sono l’habitat di specie particolari o quando si ha a che fare con uno spazio ecologicamente unico. Nel caso degli ipogei noi vedremmo con particolare predilezione anche una serie di attività culturali come potrebbero essere dei concerti con strumenti a corda. Proviamo ad immaginare l’ atmosfera mistica e particolare che si creerebbe al calar del sole nelle grotte della "salata", con il rumore dell’acqua che scorre lentamente, la fioca illuminazione di fiaccole ben disposte e la timida illuminazione sulle pareti rocciose. che da sempre compongono questo strano,e fiabesco luogo.
Abbiamo lanciato una idea, chissà che non venga raccolta. Auguri per una buona continuazione dell'estate.
LA SANTA MARIA NON SEMPRE E' STATA UNA FESTA “RICCA”
I tempi, già si sa, non sempre viaggiano ad un ritmo di vivacità e di prosperità. E proprio in un alternarsi di feste ricche e di feste meno ricche, la storia racconta anche il susseguirsi delle varie guerre del secolo scorso, dominati da una miseria che non concedeva sorrisi neanche all’avvicinarsi della festa più bella di Vieste. Un prezioso documento ci dimostra in pieno le difficoltà in cui viveva la nostra città, tanto da volerne consigliare nel 1932 addirittura la soppressione della festa di Santa Maria di Merino.
Fu la lungimiranza dell’amministrazione comunale di allora, nella persona del Podestà che, avendo capito le difficoltà e le conseguenze che si sarebbero riprodotte contro la popolazione viestana nel sopprimere la festa cittadina, volle andare incontro alle esigenze del Comitato e alle esigenze del popolo. Contribui con una somma tale da permettere comunque lo svolgimento della festa, ma a condizioni che una parte della somma venisse devoluta in favore delle persone meno abbienti di Vieste. Erano coloro che vivevano ogni giorno nel loro stato di povertà. Fu ottemperato a quello che venne prescritto nella delibera? Forse non lo sapremo mai con certezza. Ma sicuramente per la fame delle persone qualcuno tese la mano per ridurla almeno per la festa di Santa Maria.
Proponiamo alla lettura l’antico documento che descrive in pieno lo stato d’animo della popolazione di una Vieste antica, bella ma tanto povera.
BENVENUTI!
La nostra Comunità ecclesiale che ha avuto il dono di vivere in questo incantevole territorio, vi accoglie con gioia e vi augura di trascorrere giorni sereni e felici per ritemprare il corpo e lo spirito. Il tempo delle vacanze è certamente anche tempo propizio per riscoprire e rinsaldare i valori umani e cristiani: la bellezza del paesaggio, le frastagliate coste, la limpidezza del mare, i meravigliosi boschi sono segni visibili che aiutano a riconoscere l’impronta del Creatore e aprono il cuore alla gratitudine alla vista di così tante meraviglie. Riconosciamo che la Provvidenza non è stata avara con noi garganici affidandoci tanta bellezza, per questo motivo abbiamo il dovere di “difenderla da distruzione, avidità, brama per uno smodato benessere, e disinteresse per il bene degli altri e spesso per il proprio, che porta allo sfruttamento del creato” come ci continua a ricordare Papa Francesco.La comunità cristiana che qui vive vuole aiutarvi a conoscere la ricchezza del millenario dialogo con Dio che i cristiani di questo sperone d’Italia non hanno mai interrotto e che hanno narrato con la ricchezza artistica di numerosi monumenti che potrete ammirare durante la vostra permanenza in Gargano. Vi sono tra noi segni grandi che scandiscono nelle pietre, ma soprattutto nel cuore e nella testimonianza della gente, la presenza del sacro (San Michele a Monte Sant’Angelo e Padre Pio a San Giovanni Rotondo).Se questi due sono di conoscenza universale, non c’è città o anche piccola comunità garganica che non abbia documentato nella pietra e nell’arte la sua fede, la sua devozione alla Vergine Maria e il suo desiderio di avere nei Santi, i modelli e gli intercessori presso Dio. Le tante chiese e cappelle disseminate nel territorio sono perciò aperte e pronte ad accogliervi.
BENVENUTI tra noi! Buone vacanze con l’augurio che questi giorni in Gargano diventino preziosa opportunità di crescita umana, di nuove e più autentiche relazioni, unite alla gioia dell’amicizia e dello stare insieme.
Con affetto fraterno vi saluto e vi benedico
✠p. Franco Moscone crs