Probabilmente non era nei suoi disegni, infatti, innamorato di San Francesco e della Madonna, Frate Alessandro Brustenghi ,dal carattere apparentemente timido, avrebbe voluto rimanere nell’anonimato. Ma con una voce particolare, che non riesce a sfuggire neanche ai meno addetti ai lavori, non sarebbe stato facile rimanere in silenzio, perché tale voce è quasi impossibile averla e non farla notare. Grande nella simpatia e nel suo sorriso coinvolgente, frate Alessandro ha riempito di note dolcissime la cattedrale di Vieste, indicando spesso il simulacro della Madonna verso la quale, in pieno rispetto, si rivolgeva al termine di ogni brano. Ad accompagnare la voce melodiosa di Frate Alessandro, le brillanti note del Maestro Luca Di Donato al cui tocco l’organo della Cattedrale emetteva suoni brillanti ed esplodenti come mai era accaduto. Fra Alessandro è il primo frate ad aver firmato un esclusivo contratto discografico con una delle principali etichette discografiche mondiali, richiesto ed apprezzato da molte televisioni nazionali ed europee. Il suo album di debutto si intitola La voce da Assisi. Ma per Santa Maria di Merino ha voluto cantare solo laudi alla Madonna nella lingua medioevale assisiana e canti dedicati alla Madonna che fanno parte della cultura popolare mariana mondiale.
La Madonna, ha detto Fra Alessandro alla fine del concerto, è la mamma di tutti. Molti vogliono fare la guerra alla parola mamma, ma questa rimane sempre la parola più bella del mondo, che tutti dovremmo avere ogni giorno sulla nostra bocca e tutti dovremmo particolarmente amare . Frate Alessandro ha iniziato a suonare a nove anni, studiando pianoforte ed organo. A ventuno anni è entrato a far parte dell'Ordine Francescano e ha cantato per la prima volta nella Basilica di Santa Maria degli Angeli ad Assisi, dove ha dichiarato che tornerà subito, ma che porterà nel cuore la sua bellissima esperienza a Vieste. Tuttavia è pronto a girare il mondo perché, come egli stesso ha detto “Il Signore mi ha chiesto di uscire dalla mia terra per andare dove Egli vuole".
CON MARIA L'ARTE SI CONCRETIZZA
"Le note le scrivono gli uomini, ma la musica la compone Dio". Nelle loro magliette bianche, simbolo di candore e purezza, i bambini e i ragazzi dell’istituto Onnicomprensivo Rodari-Spalatro-Alighieri, accompagnati dai genitori e dagli insegnanti, si sono presentati davanti al simulacro di Santa Maria di Merino per esprimere il loro grazie per essere amati dalla donna più bella che ci protegge dal cielo, con lo sguardo ammirato e con la mano desiderosa di stringere a sè i propri figli.
L’icona di Maria nella storia e nell’arte musicale raccoglie in sè tutte le esperienze positive. E queste si evidenziano sempre di più se si comincia da bambini a presentare loro ogni giorno le tenerezze della Madre del Cielo. Nessuno, più della Vergine Maria, è stata capace di toccare le corde del sentimento umano e di ispirare artisti d’ogni genere, d’ogni epoca, d’ogni Paese. E tutta l’ arte, che riguarda la Madonna, da duemila anni canta la sua gloria, le sue virtù e la sua bontà. E’ quanto hanno voluto dire i nostri adolescenti nel loro sentimento poetico, musicale e nei loro disegni: tutto quello che riguarda Maria Santissima ci mette in uno stato di estasi dalla quale è praticamente impossibile distaccarsi.Un grazie e complimenti meritati, perchè nella semplicità hanno centrato in pieno quello che i grandi fanno fatica a capire e soprattutto a mettere in pratica.
IN SINTONIA CON I VIESTANI SPARSI NEL MONDO, E' INIZIATA LA GRANDE ATTESA
Una tradizione antichissima e sempre suggestiva che riempie di attesa l’ultimo giorno di aprile. E’ il giorno in cui gli occhi dei viestani sono rivolti verso l’alto non solo per osservare i colori e le forme degli addobbi artisticamente messi in posa, ma soprattutto per contemplare il magico volto della Madonna che indica il cielo e che a sua volta contempla per accettare tutto quello che Dio ha disposto per Lei. Dopo il suo "si" tutte le generazioni la vedranno per sempre come la donna più bella e amata.
Le ore degli orologi hanno scandito all'unisono i dieci tocchi del mattino per unirsi alle campane del mastodontico campanile della basilica viestana che suonavano a festa. Ognuno ha voluto essere presente al sacro rito che unisce Vieste alla notte dei tempi e i cuori, in parte festanti ed in parte addolorati per i tristi avvenimenti che ancora insanguinano le strade viestane, hanno cantato le lodi a Maria “bella e verginella”, mentre la sua immagine indorata è passata ancora una volta tra le genti per assicurare che niente potrà essere perduto se al centro degli impegni umani sarà posto l’amore verso Gesu’, verso Dio e verso di Lei.
Noi ti acclamiamo, Santa Vergine.Ora rimani strettamente con noi in questi dieci giorni che ti vedranno bella e contornata da profumati fiori.
UNA SERATA "SCOSSA" DAL VENTO DELLA POESIA E DELLA MUSICA
L'infinito è una sfida.L’infinito nella natura non esiste perchè le montagne finiscono, il mare finisce,anche l’universo, che potrebbe sembrare infinito, in realtà prima o poi finisce. Questa impressione nasce dall’analisi attenta della poesia di Giacomo Leopardi “l’infinito” e dal passaggio di parole e di panorama che è narrato dal poeta di Recanati.
Come il vento, è il tentativo di rimescolare quello che è accanto a noi. Davide Rondoni, grande poeta e scrittore, fondatore e direttore della rivista clanDestino, opinionista di Avvenire, critico letterario nel supplemento domenicale de Il Sole 24 Ore e collaboratore del Corriere della Sera, che la cattedrale ha accolto nella 25 edizione della festa a Maria, analizza l’infinito, cioè quello che sta dopo la poesia.Cosa vuol dire vivere con l'infinito? Cosa vuol dire portarsi dentro l’infinito? cos’è l’infinito di cui parla Leopardi e in cui ci si perde, fino ad aver paura? e perché tutto questo è insostituibile per la vita umana?
Rondoni vuole «capire l’infinito».Secondo lui quando usciamo di casa e ci incamminiamo per strada vediamo sempre le stesse cose: gli stessi alberi, le stesse case con gli stessi portoni o lo stesso panorama.Dopo un po’ è come se non li vedessimo più,perchè quello che è nell’infinito in realtà sta nella nostra fantasia. E solo questo ci conforta e ci proietta verso il futuro di cui nessuno è certo, ma lo possiamo solo pensare e vedere come si possono vedere le cose fantasme.
Una serata dedicata all’arte come è la poesia e come è la musica, la stessa di cui tutta la famiglia Lorusso ci ha deliziato facendo penetrare nel profondo dell’animo le loro note musicali, tra poesia e musica. L’incontro è terminato alla luce chiara della Madonna, ma sicuramente tutti avremmo voluto che anche quegli attimi fossero "infiniti", o forse lo sarà nel ricordo di una bella serata passata a “vedere”il vento che "passa tra le pietre", senza sapere da dove viene e dove va.
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AD UN PASSO DALLA FESTA
Sembra che tutto sia normale e spesso non ce ne rendiamo conto, ma il tempo è un elemento importante per tutti. Alcune volte sembra non passare mai e quasi vorremmo spingerlo per farlo passare il più in fretta possibile, altre volte il tempo vola e vorremmo poterlo fermare. Ma le ore hanno sempre la durata di sessanta minuti, come i giorni hanno sempre la durata di 24 ore. Per questo ognuno di noi non dovrebbe mai sprecarlo nell’ozio, o peggio ancora, provocando danni per il prossimo. Per niente al mondo bisognerebbe fare cose brutte!!
Dunque il tempo passa e siamo vicini anche quest’anno alla festa più bella di Vieste, il cui passaggio ci introdurrà nel periodo, breve o lungo che sia, dell’estate viestana, fatta di diversivi, di cose piacevoli ( ce lo auguriamo) ma anche di preoccupazioni.
Ma godiamoci questi ultimi scampoli che ci preparano alla festa mariana che accomuna tutti i viestani che credono nell’amore della Madonna. Un ultimo sabato di Santa Maria ci separa ancora dall’inizio del novenario. Poi saremo tutti in cattedrale per vederla, per venerarla, per chiedere “grazie e favori”, ma soprattutto per ascoltarla. Potremo unirci spiritualmente anche attraverso questo sito per conoscere e divulgare la festa. Nei dieci giorni che ci vedranno impegnati più intensamente per gli ultimi dettagli, non mancheremo sicuramente di comunicarvi le cose più importanti. Leggeteci e diffondete i nostri sforzi e le nostre tradizioni, ve lo garantiamo: facciamo tutto sempre con amore ed altruismo.